“Inaccettabile il rischio di chiusura. Subito risorse e soluzioni per garantire la continuità operativa”
Il deputato all’assemblea regionale siciliana, Matteo Sciotto, esponente di Sud chiama Nord, interviene sulla Biblioteca Regionale di Messina e sulla difficile situazione creatasi per lo sfratto subito che fa rischiare la chiusura.

“La Biblioteca Regionale” Giacomo Longo” di Messina non può e non deve chiudere. Si tratta di un presidio insostituibile di memoria collettiva e identità culturale per la nostra comunità, custode di oltre 600.000 volumi e di una delle emeroteche più importanti del Mezzogiorno”.
l’On. Matteo Sciotto insieme ai colleghi del gruppo parlamentare Sud chiama Nord, Cateno De Luca e Giuseppe Lombardo, ha presentato un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della Regione e all’Assessore regionale ai Beni Culturali.
“Siamo di fronte a una situazione allarmante – prosegue Sciotto –: la Biblioteca rischia di rimanere senza una sede stabile. L’emeroteca, attualmente ospitata in locali privati, è oggetto di uno sfratto esecutivo e anche la sede centrale presso l’Arcivescovado non è garantita, a causa del mancato rinnovo dell’accordo con la Curia. Le alternative finora prospettate, come la Cittadella della Cultura, non sono attuabili nel breve termine”.
In questa interrogazione del gruppo parlamentare regionale Sud chiama Nord, si chiede espressamente l’intervento urgente della giunta regionale in modo da stanziare le somme straordinarie necessarie per garantire il proseguimento del servizio, individuando anche, se possibile, delle sedi pubbliche, anche temporanee, dove potrebbe essere trasferito il patrimonio culturale presente nella sede di Messina.
Inoltre si chiedono anche i tempi di realizzazione della Cittadella della Cultura che dovrebbe nascere presso i locali dell’ex ospedale Regina Margherita e di avviare la digitalizzazione integrale dell’emeroteca, per proteggerne i contenuti e garantirne l’accessibilità.
“Messina e la Sicilia non possono permettersi di perdere un luogo così importante per la conoscenza e la ricerca – conclude Sciotto –. Le oltre mille firme raccolte in pochi giorni dalla cittadinanza dimostrano quanto forte sia il legame con questo bene comune. La Regione agisca adesso, prima che sia troppo tardi”.



