Modena – Il Giro d’Italia 2025 ha vissuto una serie di giornate veramente impegnative, molte delle quali hanno avuto un ruolo importante per la classifica generale. La 12a tappa torna, invece, a sorridere alle ruote veloci. La prima parte di tappa sui colli matildici è estremamente esigente e insidiosa e accumula oltre 1500 metri di dislivello in appena 70 km, con salite anche abbastanza toste. Si assegnano GPM a Baiso (5.1 km al 5.7%, max 11%) e Borsea (3.7 km al 5.8%, ma con punte fino al 12%). Tuttavia i 70 km finali sono un biliardo con cui si raggiunge la Bassa e si scavalca il Po per entrare nel
circuito finale di 26.6 km da percorrere una volta sola. La volata sarà semplice anche da un punto di vista planimetrico. L’attraversamento di Viadana ad inizio circuito è l’unica parte tortuosa, addirittura, dopo aver raggiungo e di nuovo lasciato Sabbioneta, non c’è più quasi nessuna curva, eccetto l’ultima a sinistra. Tra i principali favoriti ci sono sicuramente Kaden Groves e Casper van Uden, i vincitori delle uniche due volate a ranghi veramente compatti disputate fin qui. Sono invece ancora in cerca di un successo Paul Magnier e Olav Kooij. In una tappa di questo tipo la maglia ciclamino Mads Pedersen dovrebbe avere qualcosa in meno dei nomi fatti qui sopra, ma ovviamente non si può escludere dal borsino ed ha qualche chance di vincere di nuovo. Tra i possibili outsider ci sono molti altri velocisti di seconda fascia, che si sono già piazzati nelle precedenti occasioni. È il caso di Maikel Zijlaard, Sam Bennett, Milan Fretin, Max Kanter e Matevž Govekar, ma anche gli azzurri Matteo Moschetti, Luca Mozzato, Giovanni Lonardi ed Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).



