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Giro d’Italia 2025 – Scaroni trionfa. Podio tricolore

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Carapaz accelera nell’ultima ascesa e manda in crisi  Del Toro

San Valentino di Brentonico – Il Giro entra nel vivo con la prima tappa alpina, e lo fa nel modo più spettacolare e drammatico possibile. Pioggia, cadute, colpi di scena e una rivoluzione in classifica. la 16ª tappa della Corsa Rosa, da Piazzola sul Brenta a San Valentino (Brentonico), ha riscritto le gerarchie e rilanciato protagonisti inattesi. A spuntarla è stato Christian Scaroni, al termine di una fuga memorabile insieme a Lorenzo Fortunato, con Giulio Pellizzari a completare il trionfo azzurro. Ma il vero scossone arriva dalla lotta per la maglia rosa con Richard Carapaz che attacca e fa saltare il banco, Simon Yates lo segue, mentre Isaac Del Toro crolla nel finale e perde terreno importante, pur conservando simbolicamente la leadership. La corsa si infiamma subito con le prime cadute, tra cui quelle di Joshua Tarling e Alessio Martinelli, quest’ultimo protagonista di uno spaventoso volo in un burrone, fortunatamente senza conseguenze gravi. Ma la grande notizia è il ritiro di Primoz Roglic, favorito della vigilia, a causa di una caduta che pone fine alla sua sfortunata avventura rosa. Una lunga fuga prende forma poco prima della salita di Carbonare, con dentro anche Fortunato e Scaroni, protagonisti assoluti di giornata. Con loro anche David Gaudu, Pello Bilbao, Dries De Bondt, Fausto Masnada, Alessio Martinelli, Lorenzo Germani e altri.Sul San Valentino la selezione è definitiva. Scaroni e Fortunato restano soli, collaborano e si presentano mano nella mano al traguardo. Il fotofinish premia Scaroni, ma è festa grande per entrambi. Dietro, Pellizzari completa la tripletta italiana, dopo uno splendido forcing nel finale che gli vale anche la promozione a capitano della Red Bull-Bora-Hansgrohe. Tra i big, è Richard Carapaz a rompere gli equilibri. Dopo una prima parte di tappa tribolata, tra cadute e problemi alla radiolina, l’ecuadoriano si rilancia sull’ascesa finale. A rispondere è Simon Yates, che rilancia il ritmo e crea il buco. Del Toro tenta di gestire, ma va in crisi a 4 km dalla vetta. Prima si stacca, poi viene raggiunto da Bernal, quindi accusa distacco da Carapaz, Yates, Gee e Storer. Male anche Antonio Tiberi, che perde contatto già a metà salita, pagando un conto pesante nella generale. Juan Ayuso, altro uomo UAE, resta attardato da problemi meccanici e da un passo non all’altezza. Damiano Caruso, invece, resiste dignitosamente e limita i danni, chiudendo tra i primi dieci e salvando la giornata per il Bahrain Victorious. Nonostante il colpo subito, Del Toro conserva la maglia rosa grazie al margine accumulato nei giorni precedenti. Ma ora sente il fiato sul collo di Simon Yates e soprattutto di un rinato Richard Carapaz, che ha dimostrato di avere una gamba da podio, o forse da trionfo. Salgono anche Derek Gee e Michael Storer, mentre retrocede Tiberi.

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