“Decisione grave e pericolosa della giunta regionale: difendiamo i piccoli pazienti, i lavoratori e il diritto alla salute”.
La gravissima decisone assunta dalla giunta regionale siciliana che, nell’ambito della nuova rete ospedaliera, ha approvato un piano operativo della cardiochirurgia pediatrica che, nei fatti, mira al ridimensionamento e al conseguente sfratto del Ccpm di Taormina rappresenta un pugno sullo stomaco per tutta la collettività, per i piccoli pazienti e per i loro familiari. Si tratta, infatti, di un provvedimento amministrativo che smentisce clamorosamente tutta la finta narrazione che le autorità regionali hanno raccontato per lungo tempo al fine di tranquillizzare l’opinione pubblica, i lavoratori del centro cardiochirurgico pediatrico e, più in generale, tutto il personale sanitario di Taormina. In tal senso, con assoluta coerenza e totale linearità ribadiamo ancora una volta che la nostra idea non cambia, tantomeno è suggerita o ispirata da chicchessia. Abbiamo sempre affermato e lo ribadiamo ancora una volta che lo status del Ccpm non doveva essere modificato poiché la sua naturale collocazione era quella di rimanere sotto la gestione dell’Asp di Messina, l’azienda sanitaria che fra l’altro gestisce tutto l’ospedale San Vincenzo. Pertanto, l’ibrida e cervellotica previsione scritta nella rete ospedaliera che ha spostato il Ccpm sotto la gestione amministrativa dell’Ao Papardo non ci ha convinto fin dal primo istante e lo abbiamo detto a gran voce. Una decisione biforcuta ed avvelenata che, nei fatti, rischia seriamente di portare alla chiusura del Ccpm di Taormina con le nefaste conseguenze sociali e sanitarie lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina.

“Pertanto, la penosa polemica innescata nei nostri confronti dalla Cgil e dalla Fp Cgil di Messina, che ovviamente rispediamo al mittente, è assolutamente inutile e desolatamente patetica. E del tutto evidente che la nostra consolidata leadership e il nostro larghissimo primato nel settore della sanità della provincia di Messina che, ormai da molti decenni, si materializza nei reiterati monumentali trionfi ottenuti nelle elezioni delle Rsu non sono stati mai digeriti e provocano moltissimo dolore. La Uil Fpl, grazie al generoso sostegno dei lavoratori che ci premiano con sempre maggiori consensi, è, infatti, risultato, nelle elezioni Rsu dello scorso aprile, il primo sindacato nella sanità della provincia messinese con il 33% dei voti a fronte del 16,23% ottenuto dalla Fp Cgil, vale a dire meno della metà dei nostri voti. I numeri sono appuntiti come i chiodi e non lasciano spazio alle interpretazioni. E comunque del tutto evidente che la nostra coerenza e linearità sindacale sono dei valori che ci contraddistinguono e che non possono essere minimamente paragonati ad altri soggetti che assumono o cambiano posizione a seconda delle sollecitazioni dei manager aziendali o, allo stesso modo, rincorrono vergognose logiche di bieca sudditanza nei confronti dei “direttori generali del momento. Noi non ci prestiamo a questo gioco insensato che si consuma sulla pelle dei lavoratori: la Uil e la Uil Fpl restano coerenti e sono sempre e soltanto dalla parte dei lavoratori, dei pazienti e a difesa della sanità pubblica. In questa direzione, non ci arrendiamo e continueremo la giusta e sacrosanta battaglia di civiltà finalizzata ad evitare lo smantellamento, il declassamento e la chiusura del Ccpm di Taormina. Tutto il resto sono inutili azioni di ginnastica verbale che offendono i cittadini-utenti, i quali, giustamente, pretendono la garanzia del diritto alla salute e reclamano una buona sanità hanno così concluso Ivan Tripodi e Livio Andronico.
