Il Tribunale penale di Barcellona, in composizione monocratica, presieduto dalla giudice Anna Elisa Murabito, ha assolto Concetta Leone, amministratrice unica della società “Alba Sud srl”, dal reato di indebita compensazione di crediti d’imposta. Con tale verdetto, viene meno anche la misura cautelare sulla somma sequestrata: l’Erario dovrà restituire alla società l’intero importo di 109.770,53 euro, originariamente prelevato dal conto aziendale.
L’assoluzione chiesta dal legale difensore Nicola Verderico, è stata decisa con la formula più ampia, «perché il fatto non sussiste».
Secondo l’originaria imputazione decisa dalla Procura di Barcellona, la Leone – in qualità di legale rappresentante della società con sede in San Filippo del Mela, operante nel settore del noleggio di automezzi da cantiere – avrebbe omesso di versare imposte per l’importo di 109.770,53 euro, utilizzando in compensazione, per l’anno 2020, crediti d’imposta non spettanti. In particolare, l’accusa contestava l’indebito utilizzo del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, ritenendo che la società non avesse i requisiti soggettivi e oggettivi per fruirne. A seguito di una verifica fiscale, la Guardia di finanza di Milazzo aveva sostenuto che l’Alba Sud non disponesse di una sede produttiva in Sicilia, che i beni acquistati fossero “beni merce” e non strumentali e che la società versasse in una situazione di difficoltà economica tale da escludere l’agevolazione.
Su questa base, la Procura aveva chiesto e ottenuto il sequestro conservativo della somma di 109.770,53 euro, prelevata dal conto corrente della società.
Nel corso dell’istruttoria, supportata da una vasta documentazione, dal controesame dei finanzieri verificatori e da una consulenza tecnica di parte redatta dalla dottoressa commercialista Maria Salvia, è stato dimostrato che la società aveva pieno titolo per beneficiare del credito d’imposta, avendo rispettato tutte le condizioni previste dalla normativa.
(Giovanni Luca Perrone)
