L’ombra della mafia si allunga sulla gestione di una delle spiagge più note della Sicilia. La deputata del Movimento Cinquestelle, Roberta Schillaci, segretaria della Commissione regionale Antimafia, ha lanciato un allarme bomba, chiedendo all’Assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente di chiarire urgentemente se siano state acquisite le certificazioni antimafia relative ai contraenti della Mondello Immobiliare Italo Belga spa, la società che gestisce diversi servizi sulla spiaggia di Mondello.

Il fulcro della denuncia riguarda l’affidamento di attività cruciali, dalla manutenzione della spiaggia allo smontaggio e montaggio dei lidi, a società terze. L’attenzione di Schillaci si è concentrata in particolare sulla ditta “GM edil”, che, secondo alcune fonti giornalistiche, sarebbe riconducibile a Rosario Genova, nipote del noto boss reggente del mandamento di Resuttana, Salvo Genova. ”Va fatta chiarezza sulla concessione demaniale,” tuona la vice capogruppo M5S all’ARS. “L’Assessorato, in quanto ente preposto alle autorizzazioni, deve rendere evidente se tali prescrizioni siano state rispettate anche per la ‘GM edil’.”
La deputata ha presentato un’interrogazione al governo regionale per ottenere i dettagli sui contratti stipulati dalla Italo Belga con terzi e sui relativi contraenti. Schillaci non si ferma alla richiesta di trasparenza, ma esige misure immediate: “Alla luce delle vicende emerse, l’Assessorato dovrebbe considerare obbligatorio l’avvio di una ispezione sulle attività cedute a terzi nell’ambito delle concessioni demaniali di Mondello e sulla loro conformità al regime autorizzatorio.” In caso di irregolarità, conclude, dovranno essere adottati i provvedimenti consequenziali previsti dalla normativa di settore. La tempistica della denuncia è particolarmente rilevante, poiché la Commissione regionale Antimafia è attesa, la prossima settimana, a presentare la relazione conclusiva sulle concessioni demaniali in Sicilia, un tema di alta tensione politica e giudiziaria.



