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ATLETE VOLLEY 96 Milazzo INTOSSICATE a Zafferana, INCHIESTA per lesioni colpose

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«È stata una vicenda spiacevole, ma per fortuna si è conclusa nel migliore dei modi: tutte le persone ricoverate sono state già dimesse». Con queste parole il sindaco di Zafferana Etnea (Catania), Salvatore Russo, descrive l’episodio che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia: la dispersione di monossido di carbonio proveniente dall’impianto di riscaldamento del palatenda comunale, che la sera di sabato 6 dicembre ha provocato l’intossicazione delle giocatrici impegnate nell’incontro di volley femminile tra Zafferana Volley e Volley ’96 Milazzo.

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Alcune sono svenute sul posto, altre hanno accusato forti mal di testa e difficoltà nel respirare. Quindici sono state trasferite all’ospedale Cannizzaro di Catania: otto di loro, avendo livelli elevati di monossido nei polmoni, sono state trattate in camera iperbarica, mentre le altre sette hanno ricevuto ossigenoterapia al pronto soccorso. Alcune giocatrici si sono rivolte ad altri ospedali, come il Policlinico universitario. Tutte sono state successivamente dimesse.

La Procura di Catania ha avviato un’indagine, al momento senza indagati, ipotizzando il reato di lesioni colpose e ha disposto il sequestro dell’impianto di riscaldamento, eseguito dai vigili del fuoco. L’inchiesta dovrà chiarire, tra gli altri aspetti, perché l’impianto sia stato attivato nonostante, secondo le prime informazioni, non fosse ancora omologato.

La paura è stata tanta, come confermato dalla società Ads Volley ’96 Milazzo in un post su Facebook che denuncia la gravità dell’accaduto: «Il monossido di carbonio è un gas letale e silenzioso. Le nostre atlete hanno rischiato la vita, ed è inaccettabile». La Zafferana Volley, invece, ha precisato la propria totale estraneità alla gestione dell’impianto, sottolineando che la squadra non svolge abitualmente partite o allenamenti nel palatenda comunale.

L’incontro procedeva regolarmente fino al terzo set, quando una giocatrice del Milazzo ha perso i sensi, seguita poco dopo da una compagna. Subito dopo, atlete di entrambe le squadre hanno iniziato a manifestare sintomi compatibili con un’intossicazione. Il medico del 118, dopo una prima valutazione, ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno confermato la presenza di monossido nell’ambiente. Mentre le giocatrici venivano trasferite in ospedale, i vigili del fuoco hanno individuato il malfunzionamento dell’impianto, in particolare di un bocchettone, e ne hanno disposto il sequestro. Una loro relazione sarà ora trasmessa alla Procura di Catania, che dovrà valutare gli ulteriori passi da intraprenere.

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