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Milazzo RESTA SENZA ACQUA, Gitto (Giovani Dem) accusa il Comune: “A SECCO E SENZA INFORMAZIONI”

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“Da semplice cittadino, prima ancora che da persona impegnata nella politica cittadina, vorrei segnalare che nuovamente, perché novità non è, a Milazzo manca l’acqua corrente, in particolare nella zona di San Papino e via Risorgimento”. A metterlo nero su bianco e’ Francesco Gitto, coordinatore dei Giovani Democratici di Milazzo.

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“Da semplice cittadino so che sembra troppo chiedere che mi arrivi l’acqua a casa tutto l’anno: evidentemente è un lusso che in Sicilia e a Milazzo non possiamo permetterci, facciamo finta che l’acqua nel 2025 non sia un diritto, e andiamo avanti.

Quello che forse fa più rabbia, però, è l’atteggiamento che il Comune di Milazzo tiene verso i propri cittadini, e questo per due motivi secondo me da sottolineare.

In primis, completa disinformazione verso la cittadinanza dei momenti in cui manca l’acqua. Posso comprendere il fatto che vi siano difficoltà oggettive nella rete che rendano impossibile erogare l’acqua in certe occasioni: non comprendo però quale sia la difficoltà nel comunicarlo ai cittadini interessati, anche per vie brevi e tardivamente, ma almeno per permetterci di organizzarci! – incalza l’esponente del Pd- . Alle richieste di informazioni avanzate, infatti, è stato opposto che un avviso era stato dato, via internet, sulla pagina web del Comune. Spiacevole sottolineare, però, che si tratta di un avviso che parla di “possibili cali di pressione nell’erogazione dell’acqua” – non di vere e proprie interruzioni del servizio idrico o di erogazione in quantità tali da non poter compiere gesti come lavarsi le mani. Inoltre, si tratta di un avviso in cui manca qualsiasi coordinata temporale del disservizio: quanto durerà? Giorni? Ore? L’assenza di qualsiasi informazione in merito fa pensare ad un vero e proprio “avviso in bianco”, una copertura generica ad un disservizio prolungato e gravissimo. Generica: dunque, inaccettabile”. E ancora:

“In secondo luogo, l’aspetto forse più grave è la negazione sistematica del problema: in più di un’occasione la risposta alle segnalazioni dei cittadini è stata: “non è vero che vi manca l’acqua”. E dopodiché, le informazioni necessarie a capire quando possa tornare attivo il servizio vengono centellinate, quasi serve mettersi in ginocchio per ottenerle. Forse ci si vergogna di fare brutta figura coi propri cittadini, o coi turisti e chi viene da fuori? Non so la risposta, ma sicuramente so che questo è il modo peggiore per trattare i propri cittadini e per (non) ascoltare i loro problemi”.

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