Arrivano sotto la lente d’ingrandimento del Ministero dell’Economia le cosiddette “norme mancia” della Regione Siciliana.
Il Mef ha inviato delle osservazioni alla Regione chiedendo dei chiarimenti sui circa 50 milioni di euro di contributi assegnati nell’ultima manovra finanziaria approvata dall’ARS a fine dicembre 2024.
Il vulnus sul quale si è concentrato il Ministero riguarderebbe la “discrezionalità” e i criteri con i quali l’Assemblea Regionale Siciliana ha assegnato i fondi. Pare sia un sistema di “mancette” che già diverse volte è finito sotto i riflettori delle Procure e della Corte dei Conti.
I dubbi espressi dal Mef riguarderebbero 22 articoli che assegnano contributi a vari Enti Pubblici e privati (Enti Locali, fondazioni, parrocchie, basiliche, istituti scolastici, fondazioni) “individuati direttamente dalla legge regionale per interventi a carattere eterogeneo” , scrive il Mef nelle osservazioni.
“In particolare – sottolinea il Ministero – gli articoli in esame individuano il beneficiario, la denominazione dell’intervento e il relativo importo assegnato, senza specificare i criteri ai quali sono ispirate le scelte operate e le relative modalità di attuazione e senza che sia previsto il ricorso ad alcuna procedura a evidenza pubblica”.
