Milazzo – In un clima da ultimo giorno di scuola, la Nino Romano archivia la stagione con una vittoria netta e convincente. Al PalaCiantro, l’Amando Volley viene superata 3-0 in un match dominato dalle mamertine, uniche a scendere in campo con reali motivazioni. La squadra di mister Maccotta voleva vendicare la sconfitta dell’andata e chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico. Obiettivo centrato. Dall’altra parte, una Amando rimaneggiata e priva di molte titolari, guidata da un comunque generoso tentativo di resistenza, incarnato dai 7 punti di Lupica, ha potuto poco contro la solidità della squadra di casa. Nel primo set, dopo un inizio distratto (0-2), la Romano cambia marcia. Bertè e Musicò dominano in attacco, mentre la battuta, con Pino e Impellizzeri sugli scudi, mette in crisi la retroguardia santateresina. Il parziale si chiude 25-17. Il secondo set è senza storia, chiuso con un eloquente 25-7, mentre nel terzo parziale la Romano parte forte (5-1) e continua a spingere senza lasciare spazio alle avversarie, fino al 25-15 finale che sancisce il 3-0 conclusivo (parziali: 25-17, 25-7, 25-15). Da segnalare nel finale l’esordio in prima squadra della giovanissima Rizzo, classe 2009, ulteriore conferma della bontà del lavoro svolto sul settore giovanile.
A fine gara, il presidente Maurizio Lo Duca elogia senza riserve le sue atlete: “Le ragazze meritano un 9 per l’impegno di tutta la stagione. La sfortuna ha inciso, ma anche nei momenti difficili il gruppo ha tenuto e ha dimostrato grande attaccamento. Adesso tocca alla dirigenza preparare al meglio la prossima stagione. Faccio anche un in bocca al lupo a Mario Rizzo e al Messina Volley per la corsa alla B2”. Capitan Cuzzocrea rincara con entusiasmo: “Abbiamo avuto alti e bassi, ma non abbiamo mai mollato. Abbiamo chiuso il campionato nel modo migliore possibile. Voto alla squadra? 10”. Coach Maccotta, soddisfatto, guarda anche al futuro: “Ho ringraziato le ragazze per la serietà e l’impegno, anche in una fase senza più obiettivi di classifica. Gli esordi di Greta e Kristel, due Under 16, sono motivo di orgoglio. Non amo dare voti, ma questa squadra ha dimostrato cosa significa esserlo davvero”.
