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AUDIZIONE/DENUNCIA di Francesco Zambon giovedì 6 novembre 2025 presso la Commissione Parlamentare d‘Inchiesta SULLA GESTIONE COVID

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Sono tante le audizioni che precedono la 54esima giornata che vede impegnato in aula Francesco Zambon, una persona a me cara, un esempio di correttezza e grande dignità, protagonista nella veste di funzionario dell’OMS impegnato a redigere e pubblicare un dossier completo sulla gestione pandemica dell’Italia… dossier che sparisce in meno di 24 ore… ma sempre troppo tardi per non lasciare tracce.

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Da quell’11 Maggio inizia il calvario dell’ex OMS impegnato a difendere la sua etica professionale nonché la sua integrità morale messa a dura prova tra bugie e falsità di un sistema corrotto fino al midollo.

L’auspicio è che le tante audizioni (troppe per pensare che la verità che si vuole portare alla luce sia solo “aria fritta !”) possano finalmente creare una rete di giustizia per chi è stato danneggiato.

Giornata carica di tensione ..”estenuante“ la definisce quando lo contatto per sapere come sta per cui aspetto un paio di giorni e poi decido di contattarlo per fargli alcune domande sull’audizione in Commissione Covid.

(Riporto integralmente breve intervista)

Si è svolta la tua audizione nella Commissione parlamentare d’inchiesta Covid, quali le tue impressioni? 

Zambon:

Grazie per la domanda che mi dà l’opportunità di dire quanto siano importanti i lavori di questa commissione. In effetti i giornali il mainstream non ne parlano affatto, chi ne parla come giornale autorevole è solo “La Verità “ e relativamente alla mia audizione si è trattato di un intervento fatto su tre punti ovvero sul famoso rapporto OMS prima pubblicato e poi ritirato e delle interferenze documentate che ci sono state da parte del governo nel farlo ritirare. Parlo della non indipendenza dell’OMS citando anche l’art. 100 della United Nations Charter del 1945, documento istitutivo delle Nazioni Unite citato perché ha tantissima valenza ai fini di questa discussione in quanto dice che tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite non possono esercitare alcuna influenza nelle organizzazioni delle Nazioni Unite di cui appunto l’OMS è un’agenzia specializzata. L’art.100 della U.N. Charter dice anche che lo staff per le Nazioni Unite non può in nessun modo ricevere pressioni o influenze da parte dei Governi degli Stati membri quindi nel caso del famoso rapporto Zambon questi punti sono stati entrambi violati”

Il piano pandemico ha parlato anche di quello?

Zambon :

“Sì. Come dicevo prima il mio intervento si è articolato fondamentalmente in tre punti: il ritiro del rapporto dell’OMS per le influenze del Governo, poi ho parlato dell’indipendenza dell’OMS che in questo caso appunto non c’è stata doppiamente in quanto l’OMS non è stata libera di agire come dovrebbe agire in maniera indipendente e anche che il Governo italiano ha fatto pressioni sull’OMS e poi una parte del mio intervento è stato proprio sul piano pandemico.

In quale senso sul piano pandemico? Cosa hai detto di nuovo ?

Zambon:

”Ho detto quello che è scritto nel sito dell’OMS come allerta divulgata il 5 Gennaio 2020 quindi l’OMS era a conoscenza di una polmonite “sconosciuta“ all’epoca che poi diventerà il Covid 19 e in quella data c’è scritto chiaramente di attivare i piani pandemici influenzali quindi tutte quelle discussioni fatte anche in Commissione parlamentare d’inchiesta da varie persone che ovviamente avevano un conflitto d’interesse a riguardo e che hanno dichiarato che il piano pandemico non poteva essere utilizzato perché stavano affrontando il Covid e non l’influenza sono assolutamente prive di fondamento in quanto l’OMS stessa ha detto che i piani pandemico da utilizzare erano quelli influenzali. Questa è una verità inconfutabile in quanto scritto nero su bianco, basta andare sul sito dell’OMS”.

Sono passati diversi anni dalla data del nostro primo incontro (12 Luglio 2021) ma sento che la stima ed il rispetto é immutato ed il percorso che ha dovuto affrontare ha portato alla consapevolezza che non si può tornare indietro e che se c’è una giustizia ci dev’essere anche una coscienza ed una verità per chi ha subito ingiustizie, danni economici, chi ha perso il posto di lavoro, chi ha dovuto subire trattamenti sanitari contro la propria volontà, chi ha perso i propri cari.

Ci lasciamo con un semplice “Grazie” che sa di buono, di «andiamo avanti », di «rimaniamo uniti» perché chi lotta in prima linea non può distrarsi ma sapere che alle sue spalle ci sono persone che «te le coprono» ti può dare la voglia di sfondare il muro anche quando le forze vengono meno .

(Carmen Trovato)

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