13.3 C
Milazzo

Estero – Sequestrata la nave Handala in acque internazionali: a bordo anche due italiani

Pubblicato il :

L’imbarcazione Handala, appartenente alla Freedom Flotilla Coalition, è stata intercettata e sequestrata dall’esercito israeliano mentre navigava in acque internazionali nel Mediterraneo a circa 40-45 miglia nautiche dalla costa della Striscia di Gaza, con a bordo attivisti e personale impegnato in una missione umanitaria diretta verso la Striscia di Gaza. A bordo si trovavano 21 persone di diversa nazionalità, inclusi due cittadini italiani: Antonio Mazzeo e Antonio La Picirella.

- Advertisement -

L’esercito israeliano ha giustificato l’intervento con la necessità di far rispettare il blocco navale imposto sulla Striscia di Gaza, definito da Israele come una misura preventiva contro l’ingresso di materiali potenzialmente utilizzabili per fini bellici da parte di gruppi armati presenti nell’area. Secondo gli organizzatori della missione, la nave trasportava aiuti umanitari simbolici, tra cui farmaci, materiale sanitario e generi per l’infanzia, con l’obiettivo dichiarato di sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla situazione umanitaria nella Striscia e promuovere la fine del blocco.

Tra i due italiani coinvolti c’è il nostro conterraneo Antonio Mazzeo, attivista pacifista, insegnante e giornalista originario di Messina, impegnato da anni in campagne contro la militarizzazione dei territori e delle scuole. Prima della partenza della Handala, aveva partecipato a diverse iniziative pubbliche a sostegno della missione e aveva denunciato la condizione della popolazione palestinese a Gaza.

Il Ministero degli Esteri italiano ha confermato di essere al corrente della situazione e di seguire da vicino l’evolversi degli eventi. Il ministro Antonio Tajani ha riferito di essere in contatto con le autorità israeliane e di aver chiesto garanzie sul trattamento dei due italiani coinvolti. L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv e il consolato ad Ashdod sono stati attivati per fornire assistenza consolare. Il sindaco di Messina, Federico Basile, ha chiesto al Governo di intervenire ufficialmente per ottenere chiarimenti e il rilascio dei cittadini italiani. Diverse associazioni italiane e internazionali hanno espresso preoccupazione per l’accaduto e chiesto trasparenza sulle condizioni dei fermati.

Israele considera il blocco navale uno strumento legittimo di autodifesa, sostenendo che l’accesso alla Striscia di Gaza sia regolato per motivi di sicurezza. Tuttavia, diverse organizzazioni umanitarie e legali contestano la legalità del blocco, sostenendo che esso violi il diritto internazionale, in particolare il principio di libera navigazione in acque internazionali e l’accesso agli aiuti umanitari per i civili. Al momento, le autorità israeliane non hanno reso noti i dettagli sulla destinazione della nave né sullo status giuridico dei passeggeri, che sarebbero stati trasferiti nel porto israeliano di Ashdod. Le comunicazioni ufficiali parlano di controlli in corso. Non risultano, al momento, notizie di feriti né episodi di violenza durante l’abbordaggio.

Le dinamiche dell’intervento e la questione del diritto applicabile in acque internazionali restano al centro dell’attenzione. Si attende, nelle prossime ore, un aggiornamento ufficiale da parte delle autorità diplomatiche coinvolte.

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img