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Gallarate (VA). Protesta a scuola del pornodivo Max Felicitas

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Il pornodivo Max Felicitas protesta davanti all’Istituto Ponti di Gallarate a seguito della decisione dell’Ufficio scolastico regionale di annullare una lezione di educazione sessuale.

La protesta è stata lunedì 3 marzo, a Gallarate nel Varesotto, quando il pornodivo Max Felicitas si è presentato all’ingresso dell’Istituto Andrea Ponti, con un piumino bianco sul quale era stata scritta la parola “Libertà”, con un adesivo sulla bocca e una catena intorno al collo e sui polsi. Il pornoattore ha aspettato l’orario di ingresso per imbastire questa protesta contro la decisione di annullare la lezione di educazione sessuale, che sarebbe stata tenuta dall’attore.

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La protesta è continuata anche sul suo profilo social dove ha pubblicato le immagini della protesta a scuola, scrivendo, “contro qualsiasi forma di discriminazione. Voglio lottare ogni giorno contro chi giudica, contro chi limita la libertà altrui, contro qualsiasi tipo di pregiudizio”, ha concluso ringraziando “tutti i ragazzi per sostenermi”.

Ma qual è il motivo dell’annullamento di questo incontro?

Da quanto si apprende, la decisione è stata presa per i contenuti che Felicitas pubblica sui suoi profili social, infatti il profilo è pieno di post con linguaggio allusivo, video e immagini di giovani donne svestite.

Secondo Felicitas, questa decisione presa dall’Ufficio Scolastico Regionale è una discriminizione nei suoi confronti per il lavoro che svolge. “Ai ragazzi è stato dato un messaggio bruttissimo, ovvero che si può essere discriminati per il proprio lavoro”, ha dichiarato l’attore, precisando altresì che il suo intervento avrebbe affrontato temi come malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione e bullismo lanciando un invito ad organizzare incontri in tutte le scuole d’Italia per discutere di educazione sessuale e bullismo e che in caso di altre discriminazioni o censure, sarebbe pronto a protestare in tutta Italia.

La protesta di Felicitas ha provocato una dura reazione dell’associazione Pro Vita e Famiglia, che ha sollecitato il Ministro dell’istruzione Valditara per impedire questi incontri nelle scuole che ha affermato, attraverso il portavoce Jacopo Coghe, “l’unico messaggio che la scuola deve trasmettere sulla pornografia è che è un osceno mercato di corpi che si arricchisce sulla distruzione nei giovani di una sana maturazione sessuo-affettiva”.

Per quanto riguarda l’istituto Ponti invece, il dirigente Massimo Angeloni ha dichiarato che questa scelta è stata fatta dopo una comunicazione ufficiosa da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, quindi senza una vera e propria comunicazione ufficiale. Un po’ perplesso il dirigente si chiede, “e allora perché al Parini sì e al Ponti no?”, il Liceo Parini di Milano aveva già svolto un incontro con Felicitas, senza aver subito alcuna opposizione.

Max Felicitas non è nuovo ad iniziative del genere, infatti precedentemente aveva organizzato incomtri sullealattie sessualmente trasmissibili e sul cyber.bullismo e anche in questi casi erano scoppiate le polemiche.

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