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IL CARCERE di Messina come una polveriera: DETENUTO pestato e DUE AGENTI FERITI

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Polveriera carceri. La situazione degli istituti dei pena nel messinese – come nel resto d’Italia – è sempre più al limite dell’esplosione. Ma e’ a Messina l’ultima emergenza tra tensione e una situazione fuori controllo. Un lunedì nero, quello di ieri, contraddistinto da inaudita violenza all’interno della Casa Circondariale di Messina, dove si sono verificati due gravi casi che hanno coinvolto detenuti e personale di Polizia Penitenziaria. A denunciarlo è la Fp Cgil, tramite il Segretario Generale Francesco Fucile e il Coordinatore provinciale della Polizia Penitenziaria Giovanni Spano’.

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Il primo avvertimento si è verificato nel corso della mattinata, nel cortile passeggi del reparto Cellulare: un gruppo di detenuti ha aggredito brutalmente un recluso di origine egiziana. Nel tentativo di riportare la calma e sottrarlo al feroce pestaggio , un sottufficiale della Polizia Penitenziaria è intervenuto ma, durante le operazioni di soccorso, è stato colpito ripetutamente, riportando contusioni e politraumi.

Nel pomeriggio, invece, un’agente donna della Polizia Penitenziaria è stata aggredita alle spalle, nel Reparto detentivo femminile, e presa a pugni da una detenuta del circuito alta sicurezza, già nota per comportamenti simili . La stessa, pochi giorni prima, aveva rivolto minacce di morte proprio nei confronti dell’agente. Nonostante le ripetute richieste di spostamento in altro istituto avanzate dalla Direzione carceraria , il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria avrebbe respinto le sollecitazioni .

Entrambi gli agenti feriti hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso del Policlinico , con prognosi rispettivamente di 5 e 7 giorni.

«Quanto accaduto – scrivono i dirigenti sindacali -, rappresenta l’ennesima dimostrazione di una situazione ormai insostenibile nel carcere messinese. I nostri colleghi operano quotidianamente in condizioni di rischio, con organici ridotti e in contesti sempre più complessi. Non possiamo più accettare che la sicurezza degli agenti venga messa in secondo piano dalla stessa Amministrazione Penitenziaria. Abbiamo più volte segnalato le criticità, così come il mancato allontanamento di alcuni detenuti facinorosi, ma le nostre denunce sono state sistematicamente ignorate. È giunto il momento di affrontare seriamente il problema, prima che si verifichi una tragedia irreparabile. La Fp Cgil – concludono Fucile e Spanò – esprime la più sincera vicinanza e solidarietà agli agenti aggrediti, augurando loro una pronta e completa guarigione».

(Giovanni Luca Perrone)

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