Siete il futuro della società, ma siete innanzitutto il presente: tempo in cui occorre perseguire i più alti valori, rifuggendo ogni forma di violenza.
Questo il cuore del tradizionale messaggio che anche quest’anno l’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla ha rivolto agli studenti per la ripresa delle lezioni.

Ed è avvenuto alla vigilia della festa della Esaltazione della Croce, alla quale bisogna guardare, attuando gli insegnamenti di Gesù, riassumibili in una vita d’amore, come quella indicata loro dal Pastore, da raggiungere, già da ora, con l’aiuto dei docenti e dei dirigenti scolastici.
Queste le parole affettuose del Vescovo, con le quali ha augurato buon anno scolastico a tutti, benedicendoli di cuore:
“Cari Dirigenti Scolastici, cari Docenti, cari Studenti, è sempre con emozione e gioia che desidero rivolgervi il mio augurio nei giorni in cui inizia il nuovo anno scolastico.
Penso ai ragazzi più piccoli accompagnati dai loro genitori, a coloro che varcano le porte della scuola per un nuovo percorso didattico e agli studenti che completano il loro iter e si preparano alle scelte importanti della loro vita. Tra attese e trepidazione, consapevoli dell’impegno che vi attende e del senso del dovere a cui siete chiamati, muovete i vostri passi per un’avventura sempre affascinante che è la vostra crescita umana integrale, in cui mente e cuore si uniscono e la cultura veramente si traduce in vita quotidiana.
La scuola non è soltanto un luogo, ma anche “un tempo” prezioso che non può essere sciupato.
È tempo di confronto, di socializzazione attraverso l’ascolto e il dialogo, di apertura di nuovi orizzonti culturali. E tempo in cui si cresce nel pensiero e nella conoscenza, acquisendo il coraggio di sapersi mettere in discussione. È tempo di curiosità e stupore. Stando tra voi e con i vostri docenti siete raggiunti da parole di alto valore etico con cui confrontarvi: giustizia, libertà, inclusione, pace, verità! Come fare perché non restino concetti astratti, ma siano tradotti in impegno di vita?
Per quanto possa sembrare scontato, la risposta sta in voi tutti, studenti e docenti. Sì, perché ogni vero cambiamento inizia da se stessi. Voi studenti siete indicati come il futuro della società.
Certo, ma siete innanzitutto il presente! Quindi, qui e ora, senza rimandi né deleghe, siete chiamati a vivere nella vostra quotidianità la giustizia e la pace, la verità e la libertà nel fraterno e reciproco accogliersi, rifiutando ogni forma di violenza. Vi esorto a dire sempre sì a tutto ciò che è bene, che promuove la giustizia e l’equità; a far udire la vostra parola in difesa della libertà, nel rispetto delle diversità di ciascuno, e della verità, che – nella molteplicità delle voci che risuonano nella odierna società – mi piace paternamente indicarvi con la “V” maiuscola, cioè Gesù Cristo, Dio fatto uomo per camminare sempre al fianco di ogni persona. Vi invito, infine, a rendere questo percorso di apprendimento scuola di pace, “disarmata e disarmante” come ha affermato Papa Leone XIV. Anche questo valore inizia dall’impegno personale di ciascuno ogni qual volta donate un sorriso, tendete la mano, abbattete muri che dividono per costruire vie di dialogo, rispettate la dignità di ogni persona accogliendola nella sua o nostra diversità. Allora ognuno avrà posto un tassello nella costruzione dell’edificio della pace e di una società migliore.
Buon anno scolastico a tutti. Vi benedico di cuore”.
