La Dottoressa Mariella Ispoto, del Comitato di Zona di Barcellona Pozzo di Gotto dell’ A I A (Ass. Italiana Arbitri di Calcio) è stata riconfermata quale Componente del Settore Tecnico Nazionale.

Abbiamo raggiunto la Dottoressa Ispoto e nel congratularci con lei per questo riconoscimento tecnico e professionale e le abbiamo chiesto un suo commento.
“Far parte dell’Associazione Italiana Arbitri di calcio della FIGC, è un onore che va oltre il semplice tesseramento: significa condividere valori come l’impegno, la disciplina e il rispetto. Quel “rispetto” che vorrei entrasse nelle menti degli appassionati di calcio… che spesso vedono gli arbitri come figure ostili, da giudicare, denigrare e attaccare per i possibili errori che commettono durante la direzione di una gara (chissà poi perché se è un giocatore a sbagliare un passaggio o un rigore gli viene sempre e comunque perdonato… ma se a commettere l’errore è l’arbitro, il discorso cambia…).
Per questa nuova Stagione Sportiva 2025/2 ricoprirò ancora il ruolo di fisioterapista a livello nazionale ed è per me motivo di grande orgoglio, perché mi permette di contribuire al benessere e alla performance degli arbitri, spesso sottoposti a sforzi intensi e pressioni importanti. Durante i raduni è motivante e gratificante supportarli giornalmente durante gli allenamenti (anche con doppie sedute di allenamento) per migliorare la loro condizione atletica.
Ho avuto l’occasione e la fortuna di conoscere arbitri di grande rilievo nazionale ed internazionale, talmente carismatici che è un piacere ascoltarli raccontare le loro esperienze arbitrali.
In ambito sezionale, in quanto associata della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, mi occupo del reclutamento dei giovani ragazzi che si vogliono avvicinare a questa realtà. Guidarli e incoraggiarli ad intraprendere questo percorso non è sempre facile… alcuni hanno pregiudizio, altri paura di non essere all’altezza di arbitrare una partita di calcio. Lo sport ( nelle categorie giovanili per lo meno) dovrebbe sì essere disciplina ma soprattutto dovrebbe essere divertimento.
Ovviamente importante è la parte agonistica, quella che ti dà la giusta carica e ti gratifica per una vittoria ma fondamentale dovrebbe essere lo spirito del vero valore sportivo. Vorrei che la gente si avvicinasse maggiormente alla figura arbitrale perché diventare arbitro significa crescere dal punto di vista umano e caratteriale, interiorizzando la capacità di prendere decisioni rapide e giuste, anche sotto pressione, perseguendo il rispetto delle regole. Gli arbitri, più di altri sportivi sono esempi di equilibrio, fermezza e autorevolezza e queste sono doti utili sia in campo che nella vita.
Ad ottobre inizierà il nuovo corso per acquisire la qualifica di arbitro di calcio se interessati i vostri giovani lettori possono contattarci.
(Santino Imbesi)



