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Lipari. Pioggia di finanziamenti per la portualità delle isole

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Una svolta per i porti delle isole del Comune di Lipari che aiuteranno la marineria locale e il piccolo diportismo.

Nonostante la situazione in Consiglio comunale abbia generato delle problematiche riguardanti la pianificazione nell’ambito del P.R.P. (Piano Regolatore Portuale) che a quanto riporta l’amministrazione comunale in un post sulla pagina ufficiale si era arenato “nella compulsiva azione ostruzionistica dell’opposizione nell’ambito del Consiglio Comunale che tiene in ostaggio sei isole a causa, come qualcuno suggerisce, dell’astinenza di potere a partire da chi si è “accasato” nel Consiglio Comunale affermando pubblicamente, appunto, che quella è casa sua”.

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La situazione si è complicata con “l’insensata e incredibile mancata approvazione del Consuntivo 2024 e in attesa che anche il bilancio di previsione 2025, in un modo o nell’altro, venga approvato anche per continuare l’iter di elaborazione del P.R.P. con l’affidamento dei necessari e indispensabili studi specialistici, buone notizie giungono da Roma che, se vengono confermate, rappresenteranno una svolta nella portualità delle isole del nostro comune”.

Come dicevamo, nonostante queste problematiche, “Casa Italia” ha approvato e pubblicato la graduatoria delle proposte progettuali portuali presentate dalla Regione per quanto riguarda i porti di rilevanza e cioè 12 nel Comune di Lipari e sia per i progetti del Comune per quelli di rilevanza comunale (in totale 10)

Per quanto riguarda le proposte progettuali di rilevanza Regionale risultano collocati favorevolmente in graduatoria n. 3 progetti e precisamente:

– Panarea per oltre 220 Mila euro che si aggiungono al finanziamento già affidato dalla Regione di circa un milione di euro;

– Alicudi per oltre 650 mila euro;

– Filicudi per quasi 460 mila euro.

Complessivamente i progetti regionali raggiungono un finanziamento di oltre 1 milione e trecento mila euro.

Invece, per quanto riguarda i progetti di rilevanza comunale, sono entrati in graduatoria utile 7 proposte progettuali e precisamente:

– Lipari/Porticello per oltre 1 milione e 900 mila euro;

– Stromboli vecchio scalo di Ficogrande per 1 milione e 380 mila euro;

– Lipari/Acqua calda vecchio scalo per 1 milione e 380 mila euro;

– Vulcano Gelso per oltre 1 milione e 900 mila euro;

– Vulcano Ponente per 500 mila euro;

– Ginostra/Lazzaro per oltre 1 milione e 900 mila euro;

– Alicudi vecchio scalo Palomba per 1 milione e 380 mila euro.

Complessivamente i finanziamenti per i progetti comunali ammontano ad oltre 10 mioni di euro per tutti i progetti che erano stati approvato con delibera di giunta n.8 del 6 febbraio 2025.

In conclusione dei 30 milioni stanziati per le proposte progettazione portuali dedicate alle Isole minori, il Comune di Lipari fa un ottimo bottino con 10 proposte approvate per un totale di quasi 12 milioni di euro che rappresentano quasi il 40% delle somme disponibili. I finanziamenti riguarderanno interventi di prevenzione del rischio sismico.

Per le altre proposte progettuali non approvate, l’amministrazione di Lipari sta procedendo ad approfondire le motivazioni ma allo stesso tempo esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti: “È proprio il caso di esprimere, nell’attesa di conferma della graduatoria pubblicata, immensa soddisfazione per l’ottima riuscita del primo programma organico di recupero e prevenzione del rischio degli approdi portuali che, se accompagnato dalla approvazione del P.R.P., cambierà per sempre la vita degli eoliani, che proprio nei collegamenti trovano uno dei punti critici della loro esistenza.

Infine, è utile rilevare come quattro approdi di rilevanza Comunale (quali la banchinetta di Ficogrande di Stromboli, l’approdo di Lazzaro a Ginostra, la vecchia banchina di Alicudi e quella di Acquacalda) che un tempo garantivano i collegamenti marittimi navali con dette località, grazie al lavoro di ricognizione e costruzione storica effettuato dall’amministrazione comunale, torneranno finalmente a rappresentare strutture importanti e alternative per la marineria locale e il piccolo diportismo”.

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