“In riferimento all’articolo pubblicato da Quotidiano di Sicilia dal titolo “Sanità Messina, liste ridotte 30% in un anno: più slot, occorre ripensare il sistema” “, l’UGL Salute di Messina evidenzia che in più occasioni ha rappresentato la necessità di interventi strutturali per superare i gravissimi problemi legati alle liste d’attesa.
“Pur riconoscendo l’impegno profuso per ridurre i tempi e ampliare le disponibilità di prestazioni – UGL Salute sottolinea- che misure come l’apertura degli ambulatori nel fine settimana o in orario serale possono essere utili per affrontare l’emergenza, ma non bastano a rendere il sistema realmente efficiente e sostenibile.
Spetta a chi ha il compito di governare la macchina pubblica e, in particolare, la sanità, individuare e attuare soluzioni efficaci e durature, affinché cittadini e pazienti possano godere pienamente del diritto all’accesso alle cure in tempi e modi accettabili.
In questo contesto, la riforma della sanità territoriale rappresenta un punto chiave: le Case di Comunità, se ben progettate e realmente rispondenti alle esigenze del territorio, possono diventare una vera valvola di sfogo per le strutture ospedaliere e un presidio di prossimità per i cittadini”. Il sindacato conclude che: “tuttavia, resta indispensabile destinare adeguate risorse per l’assunzione di personale sanitario e per superare definitivamente la cronica “sindrome della coperta corta” che da anni limita la capacità del sistema sanitario di rispondere ai bisogni reali della popolazione”.
