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Messina. Presentato il bilancio POP a Palazzo Zanca

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Stamattina a Palazzo Zanca è stato presentato il Bilancio POP (Popular Financial Reporting) del Comune di Messina.

Si tratta di uno strumento innovativo che è stato pensato per raccontare la città attraverso numeri chiari, comprensibili e accessibili a tutti i cittadini messinesi.

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L’obiettivo di questo nuovo strumento è quello di favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini alla vita istituzionale riuscendo a leggere i dati di bilancio in un modo molto semplice.

Alla presentazione hanno preso parte il sindaco Federico Basile, gli assessori Liana Cannata e Roberto Cicala, insieme al gruppo di lavoro dell’Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Economia, composto dai professori Carmelo Marisca, Guido Noto, Nicola Rappazzo, dalla dott.ssa Francesca De Domenico e dal dott. Vincenzo Belfiore.

Il sindaco Federico Basile ha spiegato i motivi dell’utilizzo di questo nuovo strumento, sottolineando l’importanza della trasparenza e della partecipazione attiva dei cittadini.

“Il Bilancio POP è un’iniziativa che rafforza il nostro impegno per una comunicazione istituzionale chiara e alla portata di tutti. Una sana amministrazione si fonda su un sistema contabile trasparente e comprensibile. Avvicinare il Palazzo alla cittadinanza significa anche adottare strumenti innovativi, capaci di generare interazione e di restituire un riscontro concreto. Questo ci consente di comprendere meglio quali attività ottimizzare per rispondere in modo efficace ai bisogni reali. Un’Amministrazione vicina alla comunità si racconta in modo semplice, ma senza trascurare l’importanza dei contenuti. È uno strumento – conclude Basile – che parla la lingua dei cittadini”.

L’Assessore all’Informatizzazione e Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e del Gruppo Locale, Roberto Cicala ha invece sottolineato l’importanza dell’informatizzazione.

“L’informatizzazione dei processi e l’uso degli open data sono alla base di una città moderna, trasparente e accessibile. Il Bilancio POP – sottolinea Cicala- si inserisce perfettamente in questa visione: è uno strumento innovativo, frutto del coinvolgimento di tutti gli assessorati, perché riguarda trasversalmente l’intera cittadinanza, in ogni fascia e target. Attraverso dati, statistiche, “Messina in cifre” , affrontiamo temi fondamentali come inclusione e sostenibilità. Sarà anche un punto di partenza – conclude Cicala – per analisi comparate, per capire come è cambiata Messina dal 2019 a oggi”.

Anche l’assessore alle Pari Opportunità e alle Politiche giovanili, Lina Cannata è intervenuta su quello che significa mettere tutti nelle condizioni di comprendere, soprattutto le giovani generazioni.

“Parlare di trasparenza – dichiara – significa anche parlare di accessibilità e inclusione. Il Bilancio POP è uno strumento importante, che tiene conto della prospettiva di genere e consente a tutti, nessuno escluso, di comprendere come vengono utilizzate le risorse pubbliche. È un modo – continua Cannata – per dare risposte chiare alla cittadinanza, ponendo le basi per un vero bilancio generazionale. Un segnale concreto dell’attenzione che questa Amministrazione riserva alle giovani generazioni, con l’obiettivo di costruire – conclude – insieme un percorso condiviso e virtuoso, capace di generare fiducia e partecipazione attiva”.

Anche i docenti universitari hanno spiegato la funzione di questo nuovo strumento.

“Questo strumento – ha spiegato il prof. Marisca – ha una funzione semplificativa fondamentale: permette di comunicare in maniera trasparente l’operato dell’Amministrazione, basandosi anche sul riscontro diretto dei cittadini. I social, ad esempio, consentono di raccogliere feedback immediati e di misurare il grado di apprezzamento. Messina ha colto questa opportunità diventando la terza città metropolitana in Italia, dopo Torino e Bari, ad adottare il Bilancio POP”.

Durante l’incontro, il gruppo di lavoro dell’Università ha illustrato i contenuti del documento attraverso slide e grafici settoriali, basati sugli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES), articolati in sei dimensioni fondamentali della vita quotidiana: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

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