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Milazzo, ALESSANDRO SCALZO morì dopo un inseguimento: NESSUNA RESPONSABILITÀ DEI DUE POLIZIOTTI 

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Nessuna responsabilità della polizia di Stato per la morte del 26enne Alessandro Scalzo, il giovane ultras mamertino che nel luglio 2024 ha perso la vita in un incidente stradale a Milazzo durante un inseguimento in moto.

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Ieri il Gip del Tribunale di Barcellona, Giuseppe Sidoti, ha ritenuto inammissibile, e quindi ha rigettato, l’opposizione alla richiesta di archiviazione. Due agenti, Gianni Landi e Giuseppe Giarrizzo, entrambi difesi dall’avv. Filippo Barbera, erano stati dapprima indagati per omicidio stradale. Ma i filmati di videosorveglianza hanno dimostrato che, al momento dell’impatto, la Volante del commissariato di Milazzo si trovava a circa 500 metri di distanza dalla moto su cui viaggiava il 3° ufficiale di coperta della Caronte & Tourist.

Secondo la ricostruzione accolta dal giudice, la vittima, alla guida di una Benelli TRK 502 X, stava procedendo a velocità molto elevata quando, intorno alle 3.25, in via Rosario Livatino (asse viario) ha perso il controllo del mezzo a due ruote andando a schiantarsi contro un palo dell’illuminazione pubblica. La morte, come accertato dagli esami medico-legali disposti dal pubblico ministero, è avvenuta nell’immediatezza dell’impatto, senza alcuna incidenza di fattori successivi, inclusi eventuali ritardi nei soccorsi. Le indagini hanno chiarito che l’incidente è stato l’epilogo di una fuga del giovane, che poco prima era stato intercettato da una volante della Polizia mentre procedeva contromano e ad alta velocità nei pressi dello stadio comunale “Marco Salmeri”. La famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Fabrizio Formica, ha annunciato ricorso contro il decreto di archiviazione.

(Giovanni Luca Perrone)

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