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1…2…3… STELLA! Tre manifestazioni per la PACE, quale quella vera?

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Tre manifestazioni per la PACE, quale quella vera?

Sabato 15 Marzo nella nostra capitale si sono svolte ben tremanifestazioni, sembrerebbe, con un unico obiettivo: proclamare la PACE.

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La domanda che mi sono posta è: “Come mai i fari puntati su Piazza del Popolo?”

Una valutazione critica mi ha permesso di trarre delle conclusioni ma prima, come è giusto che sia, vediamo come si sono svolti gli incontri.

Siamo a Piazza del Popolo, si chiede “un’Europa più unita e solida”. Presenti, a detta degli organizzatori, tra i quali l’editorialista di Repubblica Michele Serra, 30.000 persone; immagino che nessun giornalista dedicherebbe il titolo più importante dell’edizione a un fatto che riguarda un duemillesimo della popolazione italiana… però basta un’adunata di vip a giustificare l’attenzione dedicata da giornali e telegiornali. In questa piazza la Boschi avvolta dal drappo blu elettrico con le stelline sembrava una diva in procinto di ricevere l’Oscar e Roberto Vecchioni invitava a chiudere gli occhi e pensare ai vari Socrate, Cartesio, Hegel, Marx, Pirandello, Leopardi come unici promotori di una letteratura e di una cultura; nulla di ciò mi fa pensare che questi personaggi siano stati chiamati per unire: cari VIP la cultura non divide, non si scontra, non è gara nè primato o conquista, le emozioni non fanno distinzioni fra “noi” e “loro”: la verità è un’emozione che si sente da qui e dall’altro capo del mondo e non vi dev’essere distinzione di nazionalità quando si parla di libri, canzoni perchè sono ponti non muri. Ma in questa piazza si chiede il riarmo per la PACE e tutto quadra.

Andiamo a Piazza Barberini dove si è organizzato un incontro per la PACE e contro gli armamenti. Organizzato da Potere al Popolo. Presenti anche i movimenti studendeschi: con la prontezza di un rapace alcuni giornali “urlano” delle bandiere europee BRUCIATE davanti allo striscione “NON UN EURO ALLA GUERRA” con i volti di Meloni, Macron, von der Leyen e altri leader europei (ANSA): la verità, in questo caso, la narrano due simpatiche signore in pensione presenti, che parlano di una manifestazione tranquilla e molto sentita. La bandiera bruciata: un gesto simbolico sicuramente, che sottolinea quanto la gente sia stanca di non essere ascoltata. Una bandiera bruciata in un angolo della piazza a ribadire che l’UE vuole solo le armi e che l’Ucraina combatta fino alla fine però senza che nessuno di loro sia disponibile a finire in trincea.

Per ultima, ma non meno importante, ci affacciamo a Piazza Bocca della Verità sit-in “Pace e Sovranità” organizzato dall’ex generale Roberto Vannacci e Marco Rizzo leader di Democrazia sovrana e popolare.

Non serve precisare che delle due manifestazioni in piazza Barberini e Piazza Bocca della Verità si è accennato nei giornali e telegiornali solo per evidenziare che trattasi di “contro sit-in”: un’informazione “accennata” che racconta poco e male, una verità sartoriale per dare meno valore ai tanti cittadini uniti in religioso silenzio o da scroscianti applausi durante i vari reportage e racconti di una strage senza fine.

L’evidenza non si può negare: LA PACE NON SI OTTIENE CON LE ARMI!

(Carmen Trovato)

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