San Michele all’Adige – Il Giro non lascia respiro e propone subito un’altra frazione cruciale. La 17a tappa, con partenza da San Michele all’Adige e arrivo a Bormio, è un condensato di salite, dislivelli e tensione tattica. Dopo un primo tratto in leggera salita lungo la Val di Non e la Val di Sole, si entra subito nel vivo con il Passo del Tonalecon i suoi 15 chilometri al 6% medio, un’ascesa lunga ma regolare, con vetta al chilometro 69.
Ma il vero spartiacque arriverà nella seconda metà di gara, con il terribile Passo del Mortirolo dal versante di Monno, 12,6 km al 7,6% di media e punte al 16%, da sempre banco di prova per gambe e cuori. Lo scollinamento sarà al km 107, seguito da una lunga discesa tecnica fino a Bormio, con la breve ma insidiosa salita delle Motte a dieci chilometri dall’arrivo. Gli ultimi 3 km, in leggera discesa e con un’ultima svolta a U prima del tratto pianeggiante, potrebbero favorire chi ha ancora energie per lo sprint.
Il percorso si presta a due scenari: una fuga da lontano, con i cacciatori di tappa e i migliori scalatori liberi da obblighi di classifica, oppure un nuovo scontro tra i pretendenti alla maglia rosa, soprattutto se le squadre decideranno di alzare il ritmo già sul Tonale.
Tra i favoriti per il successo di giornata torna il nome di Lorenzo Fortunato, motivato dal successo odierno e dalla maglia blu che vuole consolidare. In tanti però potrebbero cercare la gloria: Juan Ayuso, ormai fuori classifica, potrebbe attaccare senza pressione, Thymen Arensman e Tom Pidcock, se liberi da ordini di scuderia, hanno il colpo in salita e in discesa. Attenzione anche ai veterani come Nairo Quintana e Romain Bardet, abituati a queste battaglie alpine.
Sul fronte classifica, Carapaz e Yates sembrano i più pericolosi per Del Toro, che non può più contare su ampi margini. Anche Pellizzari, galvanizzato dal nuovo ruolo di capitano della Bora, potrebbe approfittare di una tappa così esigente per avvicinare ulteriormente i piani alti.
