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Editoriale – Il Referendum delle Sinistre snobbato dalle Destre. Ed i cittadini? 

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Oggi e domani gli italiani sono chiamati alle urne per i referendum abrogativi dei quali abbiamo scritto a più riprese perché l’obiettivo della nostra testata giornalistica è quello di informare, sempre e comunque. Cosa che purtroppo non tutti hanno fatto in questi mesi, peccando in professionalità (Mamma Rai docet!).

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Cosa ben diversa è schierarsi, per il Sì, per il No, per la Scheda Bianca, per la Scheda Nulla, per l’Astensione. Sì, perché va detto che, come affermato dal Guardasigilli Carlo Nordio nelle scorse ore, che “non andare a votare è un diritto costituzionale che non esprime disinteresse verso l’istituzione, ma una intenzione politica netta di evitare che queste leggi vengano cambiate”.

Non fa una grinza, se non fosse che queste parole il buon Ministro della Giustizia le abbia pronunciate in pieno silenzio elettorale… E non ha fatto meglio il simpatico Pierluigi Bersani, alla manifestazione “Pro Gaza” con il cappellino con su la scritta “Io voto Sì”, stessa cosa fatta dai leader di M5S, Pd e Avs nella medesima manifestazione.

Diciamo che questi 5 quesiti posti agli italiani sono certamente “di parte”, ovvero della Cgil di Landini su tutti, ed anche di parte del PD, mentre il Movimento 5 Stelle si defila da quello riguardante la cittadinanza. Probabile quindi che l’elettorato di destra si astenga mentre quello di sinistra vada a votare, almeno in parte.

Cosa farà quella ampia fetta di “astensionisti patologici” degli ultimi anni e di idee politiche trasversali? Questo spicchio di elettorato sarà decisivo. Si continuerà sulla strada della disaffezione alle consultazioni referendarie? Molto probabile, basti pensare ai precedenti: non si raggiunge il quorum dal 2011 (sull’acqua pubblica) e il record negativo del 20% si è registrato nel 2022 (sulla giustizia).

Le previsioni: con buona pace di chi questo referendum non lo ha mai voluto, ci sono serie probabilità che il quorum non venga raggiunto. Le percentuali varie poi verranno usate dai rispettivi schieramenti per contarsi, per dire “ho vinto io”, che poi, diciamolo, vincono sempre tutti. A parte i poveri cittadini, che molto spesso vengono strumentalizzati, usati, e, nella sostanza, sono sempre gli unici a perdere.

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