Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota firmata dal Segretario della Sezione del Partito Comunista Italiano di Milazzo Cristoforo Tramontana, relativa all’intitolazione di una via cittadina al militante di estrema destra Ramelli.

“La propaganda dell’ideologia fascista, in Italia, è vietata dalla Costituzione e di conseguenza, intitolare piazze e vie a militanti è proselitismo.
Che un servitore dello Stato, ministro, parlamentare, deputato o consigliere, avanzi la proposta, in un’aula istituzionale, di dedicare una via cittadina, al fascista Sergio Ramelli, è chiara provocazione e violazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana, che vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista e, in generale, la propaganda fascista.
Mentre a Roma, vengono eliminate le strade che ricordano ideologi del ventennio e i social Facebook e Instagram sopprimono le pagine di Casa Pound e Forza Nuova, il Consiglio Comunale di Milazzo, è impegnato a riesumare un personaggio, lapalissianamente legato a formazioni nostalgiche del fascismo ed alla divulgazione di quelle aberranti dottrine.
La Sezione del PCI di Milazzo, ritiene che tale proposta avanzata dal consigliere Sindoni, sia profondamente ingiuriosa e lesiva della memoria storica e dei valori fondanti dell’antifascismo.
Intitolare una strada a un personaggio legato a tale ideologia, rappresenta un gesto di apologia di un regime che ha portato sofferenza, oppressione e violenza nel nostro paese e nel mondo.
Fiduciosi dell’immediato rigetto di questa scellerata proposta, restiamo pronti ad intraprendere qualsiasi iniziativa idonea a evitare la realizzazione di tale irricevibile provocazione.”



