Il Sindaco della Città Metropolitana di Messina, Federico Basile, annuncia la fase di ultimazione di cinquantuno interventi di recupero urbano, sulla Città e tanti comuni della provincia.
Proseguono in tempo le operazioni di intervento del piano straordinario per la qualificazione urbana e la sicurezza delle periferie coordinato dalla Città Metropolitana di Messina.

A Palazzo dei Leoni si opera una regia di articolazione di programmi di lavoro destinati a migliorare le aree caratterizzate da fragilità economica, degrado del patrimonio edilizio e carenza di servizi, con l’obiettivo di restituire alle comunità spazi più vivibili e funzionali.
Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministriattraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 maggio del 2016, il progetto ammonta cimplessivamente a 39.930.738,37 euro.
Il piano include 44 proposte per un totale di 51 interventi che spaziano dalla rigenerazione urbana alla mobilità sostenibile, finoal recupero dei beni culturali e impianti sportivi.
Sotto la guida del sindaco metropolitano Basile, con il coordinamento del direttore generale Giuseppe Campagna e il monitoraggio del funzionario responsabile Roberto Siracusano, in stretta collaborazione con i comuni attuatori, i lavori stanno procedendo attivamente.
Fino ad oggi, è constatabile un bilancio positivo: numerosi cantieri risultano conclusi e altri in fase di ultimazione o collaudo ed alcuni ancora in corso.
Le opere hanno interessato l’intero territorio metropolitano: tredici comuni della fascia ionica- Antillo, Fiumedinisi Forza d’Agrò, Furci Siculo, Graniti, Letojanni, Limina, Mandanici, Mojo Alcantara, Mongiuffi Melia, Nizza di Sicilia, Santa Teresa di Riva e Savoca – e ventitré della zona tirrenico-nebroidea, tra cui Alcara Li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando, Capri Leone, Castel di Lucio, Castroreale, Falcone, Frazzanò, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Librizzi, Longi, Mistretta, Naso, Pace del Mela, Patti, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, Torregrotta, Torrenova, Tusa e Valdina.
Il percorso non è stato privo di ostacoli: l’emergenza pandemica e le difficoltà finanziarie di alcuni comuni hanno rallentato il processo e la situazione è stata aggravata dai ritardi nei pagamenti anticipati. Diversi enti hanno fatto ricorso a risorse proprie o a finanziamenti tramite la Cassa di Depositi e Prestiti.
L’ex Provincia ha assicurato un regolare flusso di cassa attraverso la rendicontazione semestrale fornita dai comuni e le successive richieste di rimborso presentate alla presidenza del Consiglio dei ministri, garantendo rapidi rientri dei fondi.
Fino ad oggi l’impegno economico complessivo ammonta a 32.112.667,90 euro, di cui 27.943.366,83 già spesi. Le economie residue, pari a 5.022.582,02 euro, saranno utilizzate per far fronte ad eventuali ulteriori oneri e assicurare la sostenibilità finanziaria del programma.
Basile ha inoltre sottolineato l’importanza del lavoro di squadra tra la Città Metropolitana e i comuni attuatori che sta permettendo di portare felicemente a termine un programma fondamentale per lo sviluppo del territorio eper il recupero di aree ed immobili degradati, inoltre ha messo in evidenza come gli interventi riguardino tutti i comprensori, a testimonianza dell’attenzione verso ogni parte della provincia.
(Giulia M. Sidoti)



