Con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”, il gup del Tribunale di Barcellona Giuseppe Caristia ha assolto ieri, in udienza preliminare, dalle accuse di falso e turbativa d’asta in concorso tra loro, l’architetto Giuseppe Saja, 71 anni di Torregrotta, e l’imprenditore Fabio Midili, 31 anni, di Monforte San Giorgio, difesi rispettivamente dai legali Bonaventura Candido e Sebastiano Campanella.
Saja e Midili sono stati coinvolti in un procedimento penale per una gara bandita dal Comune di Milazzo. Ad avviare l’inchiesta la Procura di Barcellona diretta dal dr. Giuseppe Verzera , che ha contestato i reati di turbativa d’asta e falso in perizia.
Inizialmente, l’arch.
Saja, in qualità di perito di parte, avrebbe redatto una relazione tecnica ritenuta non conforme ai parametri richiesti dal bando di Palazzo dell’Aquila per l’affidamento del servizio di rimozione, trasporto e custodia dei veicoli; mentre l’imprenditore Fabio Midili, legale rappresentante della società “F.M.D. srls”, avrebbe utilizzato la stessa perizia per partecipare alla gara, poi non aggiudicata.
La Procura, con il pm Carlo Bray, sulla base di un esposto presentato da una società concorrente di Barcellona, a cui sono seguite le osservazioni della Polizia Locale sugli atti di gara, aveva chiesto il rinvio a giudizio, contestando che la perizia giurata fosse
“falsa” poiché l’area indicata non rispondeva alle destinazioni urbanistiche previste dal Piano regolatore.
I difensori hanno dimostrato che il referto del professionista conteneva soltanto elementi oggettivi senza qualsiasi espediente o mendacio. Il giudice ha accolto integralmente le argomentazioni degli avvocati , ritenendo inesistente il presupposto del falso, quindi infondata anche la contestazione di turbativa d’asta. Il verdetto chiude un caso giudiziario esploso a seguito della gara pubblicata dal Comune di Milazzo nel giugno 2022.
(Giovanni Luca Perrone)
