Nei presidi “Cutroni Zodda” di Barcellona e “Fogliani” di Milazzo, le apparecchiature diagnostiche continuano ad essere precarie.
Da ieri, al nosocomio di Milazzo, oltre alla risonanza magnetica non funzionante dallo scorso mese di marzo, si è verificato un ulteriore guasto che ha riguardato l’unica apparecchiatura di radiografia in dotazione fino a ieri attiva. Il problema è stato individuato nella instabilità meccanica del tavolo paziente. Questo ha anche un riflesso negativo sull’attività del Pronto soccorso e un’altra tegola che si abbatte nei reparti costretti a dirottare i pazienti. Per tali gravi disagi per utenti e personale medico nonostante le rassicurazioni dell’Asp, dalla Direzione del “Fogliani” è stato comunicato che sino ad intervento tecnico risolutivo non sarà possibile eseguire esami di radiologia convenzionale. Come già avviene da mesi per il guasto della risonanza magnetica, al “Cutroni Zodda” di Barcellona è stata riparata la Rx in dotazione che dovrà prendersi in carico anche alle richieste che provengono dal “Fogliani”.
Sul nodo viabilità a Grazia, e’ intervenuto nell’ultima seduta consiliare, il capo dell’opposizione Lorenzo Italiano che richiamava l’attenzione sull’area di parcheggio che l’Asp ha messo a disposizione dell’utenza nel periodo dei lavori di ammodernamento del presidio “Fogliani”. “L’area di parcheggio crea notevoli problemi, essendo concomitanti, in entrata ed uscita, grossi camion e tir operanti per ditte localizzate negli spazi retrostanti. Per attenuare i forti disagi, in considerazione dell’importanza ed utilizzo della stessa al servizio dell’ospedale – continua il consigliere di minoranza – ho chiesto al presidente del Consiglio Alessandro Oliva di attivarsi con il comandante della Polizia locale Giacomo Villari per fronteggiare le rappresentate difficoltà, predisponendo un apposito servizio con i vigili urbani”. “Spero di trovare un riscontro a favore della collettività in breve tempo poiché molte richieste della minoranza vengono spesso inevase, altrimenti procederò con un’istanza scritta per chiedere conto ai responsabili”, conclude.
(Giovanni Luca Perrone)
