«Ti scanno ora? O ti scanno dopo?». Era questo il tono impetuoso e terrificante condito da minacce di morte con un coltello seghettato puntato alla gola ad una donna a Falcone dal suo compagno violento avvenuto nel luglio scorso.
Il Tribunale di Patti, su disposizione del gip Andrea La Spada, ha fermato il clima infernale vissuto in casa da una 33enne, emettendo un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di un 30enne, di origine straniera, residente a
Falcone, accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e dei figli minori della coppia. I fatti contestati all’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Ciminata, sarebbero accaduti tra il 2022 fino al giorno dell’arresto di lunedì scorso. Dalle indagini è emerso che nel corso della convivenza con la compagna l’uomo, in più occasioni, avrebbe insultato e aggredito la donna, anche alla presenza dei figli piccoli, rivolgendole sempre espressioni offensive, arrivando in alcuni episodi a picchiarla tentando di strangolarla. Il Gip ha disposto l’allontanamento del 30enne dall’abitazione e il divieto di avvicinamento alla vittima a una distanza inferiore ai 500 metri con l’applicazione del braccialetto elettronico con sistema anti-stalking.
Forse, stavolta, e’ la vera fine dell’incubo.
(Giovanni Luca Perrone)
