Cinque lavoratori della ex Comet hanno presentato una diffida formale all’Autorità Portuale dello Stretto, chiedendo il rispetto della recente sentenza del Tar di Catania che ha annullato l’aggiudicazione del terminal di Milazzo alla società di navigazione Liberty Lines, già nella bufera per altre inchieste.
La decisione dopo che il tribunale di Trapani ha respinto la domanda dei lavoratori di essere riassunti nel posto di lavoro alle banchine in precedenza gestite da Comet, perché non c’è ancora, dopo un anno, un valido atto di concessione del terminal alla società Liberty (che ha negato l’assunzione nonostante la clausola sociale), anche se occupa comunque in via provvisoria le banchine del terminal.
I dipendenti hanno quindi chiesto al presidente dell’Authority Ciccio Rizzo di intervenire, dando corso alla sentenza del Tar che ha annullato la gara e chiedendo quindi di procedere per la valutazione delle offerte.
I giudici hanno richiamato l’orientamento giurisprudenziale secondo cui, nei bandi basati sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è essenziale che l’attribuzione dei punteggi sfrutti appieno il margine di differenziazione previsto per la componente economica.
Solo questo può consentire una concessione valida e l’affermazione del diritto dei lavoratori all’applicazione della clausola sociale, ossia ad essere reintegrati nel posto di lavoro.
Un’odissea giudiziaria che portano avanti da mesi, assistiti dallo Studio legale dell’avvocato Aurora Notarianni.
La diffida, indirizzata al presidente dell’AdSP, chiede dunque di ottemperare alla sentenza del Tar annullando gli atti che derivano dall’aggiudicazione; di revocare il decreto di anticipata occupazione del terminal con cui Liberty ha potuto continuare la gestione nonostante la procedura fosse contestata; di interrompere la gestione provvisoria che oggi permette a Liberty di operare senza concessione; di tutelare finalmente i lavoratori esclusi, che da dicembre 2024 sono senza impiego né stipendio. L’aggiudicazione che li ha lasciati senza lavoro è stata annullata, ma Liberty Lines continua a gestire il terminal in regime provvisorio, utilizzando anche società terze come Comet e Catalano per biglietterie e servizi.
(Giovanni Luca Perrone)
