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Francesca Chillemi torna nella sua Barcellona Pozzo di Gotto 

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In scena al Teatro Placido Mandanici ne “Il Giocattolaio” di Garden McKay, per la regia di Enrico Zaccheo.

Il sipario si alzerà su questo intrigante thriller psicologico claustrofobico, ricco di tensione e suspence, martedì 25 febbraio alle 21. Per l’indimenticabile Miss Italia del Longano, reduce dal successo sul grande schermo lo scorso anno con “Io e te dobbiamo parlare”, nel quale indossa i panni di un’affascinante poliziotta che affronta pericoli al fianco di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, è l’ennesima recita di uno spettacolo che ha attraversato l’Italia raccogliendo ampi consensi. Ma questa volta di certo vivrà la particolarissima emozione di respirare l’aria di casa. Quella che ha respirato fin da piccola prima di incontrare il successo con in testa la corona della più bella d’Italia.

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Francesca in teatro è Maude, una giovane psicologa criminale il cui obiettivo è scovare un serial killer (Kabir Tavani) che a Los Angeles seduce le donne, non le uccide ma le lobotomizza per renderle delle vere e proprie bambole viventi, dei giocattoli appunto. Vittime costrette su una sedia a rotelle, pronte a soddisfare ogni desiderio del loro aguzzino. Tutto si complica quando una notte un motociclista bussa alla porta del cottage di Maude per chiedere aiuto e di poter usare il telefono. La donna lascia entrare quel giovane apparentemente innocuo, ma presto si renderà conto di aver commesso un grave errore. In un susseguirsi di colpi di scena, tra i due si sviluppa un rapporto ambiguo, nel quale i ruoli spesso si confondono.

Un testo attualissimo che mira a indagare la capacità di manipolazione che ha l’essere umano – tra bugie e mezze verità – nei confronti dei suoi simili, soprattutto quando questi vengono travolti da forti emozioni. Quando la vittima ha un bisogno assoluto di credere a qualunque cosa in quel momento faccia bene alla sua anima. Un’indagine cruda sul compromesso, sulla bassezza morale che non esclude neppure l’andare a letto col carnefice, la crudeltà, il crimine più orrendo.

Due atti che promettono di tenere tutti incollati alla poltrona con il fiato sospeso. Storie che lasciano il segno sulle vittime e anche Francesca Chillemi – oggi alla soglia dei 40, mamma di Rania, 9 anni, avuta con il manager della moda Stefano Rosso – ne ha una che non ha dimenticato. Come ha rivelato al settimanale F, risale a quando aveva soltanto 15 anni e frequentava il liceo nella sua Barcellona Pozzo di Gotto. «Mi ero innamorata di un ragazzo. Un rapporto platonico durato circa un mese e fatto più di telefonate che altro perché i miei genitori erano piuttosto severi. I problemi sono cominciati quando ho deciso di chiudere e lui non l’ha accettato. Non voleva lasciarmi andare. Mi pedinava sulla strada da casa a scuola e dopo un po’ ha iniziato a minacciarmi. Diceva che ero sua e di nessun altro. Ero spaventata, ma non ho avuto il coraggio di confidarmi…», ha confessato Francesca al giornale F.

In attesa di vederla sul palco del Teatro Placido Mandanici, si può su Rai Uno, che vedrà Francesca Chillemi – l’Azzurra viziata e in preda alle passioni e alle scenate di gelosia, diventata a un tratto novizia – tornare nelle case degli italiani con l’ottava stagione della fiction “Che Dio ci aiuti”. E questa volta Azzurra indosserà l’abito da suora, lascerà il convento degli Angeli Custodi di Assisi per la casa famiglia La casa del sorriso di Roma dove incontrerà ragazze in difficoltà e si prodigherà per aiutarle

(Ettore Iacono)

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