Al Teatro “Vittorio Currò” presso l’Oratorio Salesiano “San Michele Arcangelo” oltre 350 presenti, madrina Maria Grazia Cucinotta, mattatrice dell’evento Roberta Macrì. “Premi Speciali” a Domenico Centamore e Roberto Lipari.
Un concorso artistico letterario per parlare di una tematica difficile e talmente coinvolgente che solo una donna come Roberta Macrì poteva presentare… Il padre Giovanni Macrì (che si è affiancato insieme a Francesco Conti ed il loro gruppo “La Voce ai Poeti” ed a “Smasher” di Giulia Carmen Fasolo, all’associazione organizzatrice “FilicusArte” presieduta da Giuseppe Giunta), apre le danze con un monologo emozionante sulla vicenda che coinvolge la figlia e la trascina in una nuova vita… perché Roberta è l’emblema di chi non si spezza ma si piega per dare forza alla sua spinta sempre più potente che l’accompagna ormai da diversi anni: con semplicità, autoironia, tanta grinta ed un pizzico di provocazione, avvolta nel suo outfit in pendant con la sua carrozzina volge un saluto energico a tutti i presenti.
Dopo un saluto d’accoglienza del “padrone di casa”, il Direttore dei Salesiani di Barcellona P.G. don Filippo Pagano Dritto, la “conduttrice/mattatrice” mette subito in chiaro la noncuranza di istituzioni “assenti” e la collaborazione in forma privata dell’assessore Angelita Pino che, grazie agli sponsor, ha reso possibile l’impresa titanica di organizzare un evento per accogliere in sala una moltitudine di persone, le associazioni Labo, Fenice, Angsa, Codi, che si preoccupano di rendere meno “diversa“ la vita dei tanti che vivono una quotidianità parallela saltando gli ostacoli con l’aiuto dei familiari e la disponibilità di chi ha scelto di non volgere lo sguardo altrove ma guardare dritto negli occhi chi ha bisogno non solo di parole ma di fatti.
Belle le parole della madrina della serata Maria Grazia Cucinotta “spesso non si è abili a capire e mostrare quella sensibilità che avvicina le differenze rendendole una cosa sola” ed altrettanto belle le parole dell’attore Domenico Centamore “ci vuole Amore, dobbiamo tornare a vivere con amore, una parola che non viene più usata come se ne avessimo il timore, ma è l’amore la nostra salvezza!”. In collegamento video dà la propria testimonianza sull’importanza del sensibilizzare riguardo la tematica della disabilità anche Roberto Lipari, che non è presente in teatro per coincidenti impegni lavorativi.
Coinvolgente la partecipazione degli studenti delle scuole presenti, Fermi, D’Alcontres, Ferrari-Leonti e Comprensivo Genovese, che, con le loro opere, hanno mostrato la disabilità vista con gli occhi di un ragazzo/a ed altrettanto emozionante l’espressione artistica dei partecipanti, artisti provenienti anche da altre regioni, che hanno partecipato con poesie, mini racconti e dipinti, esprimendo e trasferendo emozioni in un contesto dove si sente forte il bisogno di chiedere all’arte la chiave per diventare più “umani” tutti unici ma non diversi.
Nella sezione adulti del Concorso: per la Poesia, primo Salvatore Gazzara di Messina; secondo Gianni Terminello di Sorrento; terzo Luigi Specchio di Salerno; per i Racconti brevi vince Laura Latino di Genova, secondo posto per Simona Giardina di Barcellona, terzo Emanuele Corocher di Verona; per l’Arte pittorica prima Fulvia Rocca di Rometta; secondo Modesto Furchì Schiariti di Roma; terza Sabina Bruzzese di Barcellona. Premio alla Cultura per Melina Gennuso, alla Poesia per Francesco Conti.
Uso un’allegoria per aprire un varco di speranza …: ”Che si apra il sipario… non solo attori ma protagonisti della vita e tutti in prima fila… la seconda non ha motivo di esistere se ci si tiene per mano!”
(Carmen Trovato e Alfredo Anselmo)
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