Un nuovo caso politico sull’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona. Al centro di un’interrogazione parlamentare del deputato regionale di Sud chiama Nord Matteo Sciotto c’e’ la procedura avviata dall’Asp di Messina per il conferimento dell’incarico di direttore della struttura complessa di Urologia del nosocomio barcellonese.

«Una struttura – sottolinea l’onorevole di “Sud chiama Nord” – che, è bene ricordarlo, non è mai stata attivata nonostante sia prevista dalla rete ospedaliera regionale dal 2019».
Il parlamentare evidenzia come il bando, pubblicato con deliberazione 5010 del 16 ottobre 2025, sollevi «perplessità enormi sul piano della legittimità amministrativa e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche». «È inaccettabile – prosegue Sciotto – bandire una selezione per il direttore di un reparto che non esiste. Parliamo di un presidio ospedaliero in cui, oltre all’Urologia, anche Geriatria, Lungodegenza e Ortopedia sono previste sulla carta ma mai rese operative, con conseguenze gravissime sull’offerta sanitaria e sul diritto dei cittadini a ricevere cure adeguate».
Nell’interrogazione, il deputato chiede al governatore della Regione Renato Schifani e all’assessora alla Salute Giovanna Volo «se fossero a conoscenza della procedura concorsuale; se ritengano conforme alla normativa vigente conferire un incarico dirigenziale per una struttura inesistente; se non ritengano urgente disporre accertamenti ispettivi per verificare la legittimità del bando e gli eventuali profili di responsabilità amministrativa o contabile; per quali ragioni le unità operative previste dal 2019 non siano mai state avviate».
Non tarda ad arrivare la replica dell’Asp. «La nostra azienda è impegnata a potenziare l’offerta dei servizi in quelle strutture dove si rende necessario-afferma il manager Giuseppe Cuccì’ – e, come accaduto a Patti, abbiamo deciso di avviare la procedura per individuare il primario proprio per dare operatività alla struttura che è prevista nella rete ospedaliera. All’ospedale di Patti, dove mancava il reparto di
Ortopedia, abbiamo fatto il bando per il primario, ritenendo questa figura elemento di attrazione per gli altri e così, con l’arrivo di medici e infermieri, siamo riusciti ad attivare il servizio. Stessa cosa – prosegue il dottore Cuccì’ – vogliamo fare a Barcellona, dove oltre questo bando abbiamo fatto una selezione per reperire urologi con contratto a tempo determinato, altri avvisi sempre a tempo determinato per libero professionali e aperto ad una mobilità extraregionale.
Stiamo insomma ponendo in essere quánto serve per attivare il reparto. Iniziare dall’individuazione del primario può essere il fattore trainante per far arrivare il resto del personale».
(Giovanni Luca Perrone)



