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Inps, ogni mese un miliardo e mezzo nelle tasche dei pensionati siciliani

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Sono circa un milione e mezzo le pensioni che ogni mese l’Inps paga ai siciliani. Poco meno di una ogni tre abitanti dell’Isola, una ogni 1,5 residenti in età da lavoro. Ma solo poco più di 600mila sono gli assegni che superano i mille euro. La stragrande maggioranza delle pensioni – indirizzate a invalidi, invalidi civili, superstiti e pensionati sociali – non arriva a 1.000 euro. Per quanto concerne le pensioni di vecchiaia, più “ricchi” sono gli ex dipendenti del settore pubblico, 186.746, che portano a casa in media 2.483,52 euro, mentre i pensionati del “privato”, 447.039, si debbono
accontentare di 1.315,02 euro.

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Ancor più marcata la differenza se si prende in considerazione la media degli assegni erogati, che in quest’ultimo settore si ferma a quota 854,27 euro su 1.237.039, mentre per il “pubblico” è di 2.189,85 su un totale di 264.271. In soldoni, circa un miliardo e 435 milioni di euro che ogni mese finiscono sui conti dei pensionati siciliani. Questa la fotografia scattata al termine del 2024
dall’Osservatorio statistico dell’Inps.

Per l’importo medio erogato nell’ambito del “privato”, 854,27 euro, la Sicilia è addirittura sedicesima in Italia. Più poveri sono soltanto gli assegni spediti in Campania, Basilicata, Molise e Calabria. Al primo posto la Lombardia, dove l’assegno medio è di 1.320,83 euro, seguita a pochi euro dalla Valle d’Aosta e dalle altre regioni del Nord. La spiegazione di questo divario è facilmente deducibile dalla diversa quantità e qualità del lavoro che si può trovare nelle aziende delle regioni che costituiscono la cosiddetta locomotiva d’Italia. Ma anche con l’incidenza degli assegni più poveri, come quelli indirizzati agli invalidi civili: in Sicilia sono ben 350.172 su circa 4,8 milioni di abitanti, mentre in Lombardia se ne contano circa 428.000 su 10 milioni di residenti. Che diventano 678mila su 16 milioni di abitanti dell’intero Nord Ovest.

Restando in Sicilia, sul fronte delle pensioni destinate agli invalidi civili, spicca il dato di Messina dove si contano ben 61.978 assegni – poco più di un sesto del totale siciliano – che in rapporto al numero di residenti, circa 600mila, testimonia come poco più di una persona su 10 sia affetta da grave infermità. Palermo, Agrigento ed Enna ne contano 1 su 14, Catania, Caltanissetta, Ragusa, Trapani 1 su 15, addirittura Siracusa abbassa la media regionale con 1 su 18.
Analizzando i dati a livello provinciale, le pensioni di vecchiaia del settore pubblico sostanzialmente si equivalgono (circa 200 euro la forchetta massima), con Palermo (2.576,87 euro), Catania (2.530,06 euro) e Messina (2.510,95 euro) sul podio e Agrigento ultima (2.355,96 euro).

Il dato curioso arriva invece dal settore privato, dove è Siracusa a registrare gli assegni più alti (1.469,33 euro), seguita da Palermo (1.437,44), Catania (1.356,06), Caltanissetta (1.340,00) e Caltanissetta  e Messina (1.276,60).

(Ettore Iacono)

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