Il maledetto 11 novembre 2003 un tragico incidente sul lavoro nel porto di Milazzo costò la vita ad Angelo Catania, il diciannovenne ragioniere, impiegato di una società messinese, fu travolto mentre raccoglieva le bollette delle merci da un muletto carico di travette guidato da un operaio della Compagnia portuale. Ventidue anni trascorsi nel dolore per familiari e amici , con un processo che in Appello si è concluso con l’assoluzione di tutti gli indagati e la condanna del solo conducente del muletto. Il caso Angelo Catania oggi torna alla cronaca perché, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali retto da Marina Elvira Calderone ha comunicato ai genitori di aver concesso “alla memoria” la decorazione della Stella al merito del lavoro «per onorare e perpetuare il ricordo di un lavoratore caduto nel compimento del proprio dovere». Onorificenza che sarà consegnata nel corso di una cerimonia che si terrà al Quirinale a Roma il prossimo 17 ottobre alla memoria del figlio Angelo, martire del lavoro. Un prestigioso riconoscimento per una morte bianca, quella di Angelo, un ragazzo che con dignità esercitava il suo lavoro fino al sacrificio, ricordato per le sue eccelse virtù morali e professionali e rimasto nel cuore di tutta la comunità.
(Giovanni Luca Perrone)
