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Barcellona P.G. Il sottufficiale Gaetano Ruocco, il giornalista Leone Zingales e l’on. Emanuele Fiano incantano gli studenti fra Storia e Memoria

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Le Foibe e la Shoah…”Dal Buio della Storia alla Luce della Memoria” all’Auditorium San Vito.

Lo scorso 11 febbraio 2025 nell’Auditorium San Vito a Barcellona Pozzo di Gotto, si è tenuto un partecipato incontro di alcune rappresentanze di studenti di istituti scolastici della città con tre personalità illustri, il sottufficiale Gaetano Ruocco, il giornalista Leone Zingales e l’on. Emanuele Fiano.

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“Dal Buio della Storia alla Luce della Memoria”, Storie di Umanità Tormentata dal Male dell’Umanità, il titolo dell’evento, suddiviso in due parti, entrambe organizzate dalla Prof.ssa Michela Di Dio – su delega dell’Assessore all’Istruzione – e moderate dalla stessa.

Nei suoi saluti istituzionali l’Assessore Prof. Filippo Neri Recupero ha introdotto l’incontro salutando studenti, docenti e dirigenti, affermando che dovremmo ricordare ogni giorno sia i 50mila deportati nelle Foibe che i 6 milioni di vittime della Shoah.

 

E la moderatrice Prof.ssa Michela Di Dio ha aggiunto come sia importante fare memoria, anche perché le vittime hanno tutte pari dignità. A questo punto è stata proiettata una video intervista alla Signora Pina Capone da parte di due studenti del “Copernico”, Natale Raffa e Chiara Bucca.

Quindi la prima parte, dedicata alle Foibe, è proseguita con la toccante testimonianza di Cinzia Ruzzier, in rappresentanza dell’istituto “Leopardi”, che ha narrato dei nonni e dei genitori e ha sottolineato come ancora oggi molte vicende legate a questa terribile pagina di storia siano completamente sconosciute.

Nel suo intervento il Cav. Dott. Gaetano Ruocco, Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia e amico personale della Prof.ssa Michela Di Dio, si è soffermato proprio sulla propria associazione composta da Sottufficiali del Corpo di Stato e simpatizzanti. “A cosa serve vandalizzare un cimitero? Non esistono stragi di serie A o di serie B. Chi cerca di contrapporle strumentalizza politicamente” ha affermato, continuando “noi siamo apartitici, nel mondo vi sono 57 conflitti.

Le Foibe sono delle cavità carsiche, voragini utilizzate come discarica dai tempi degli Asburgo; dopo il 1945 venivano gettati i dissidenti sloveni, croati, oltre che italiani. Norma Crosetto fu la prima donna vittima mutilata dai partigiani slavi, mentre i cani neri facevano da guardiani.” Quindi il Cav. Ruocco ha fatto l’elenco delle vittime chiedendo un minuto di silenzio. Adele Arcoraci della 2ª A del Liceo “Medi” ha recitato la poesia “Il cielo non si accese d’azzurro”, accompagnata da Aida D’ Amico al violino. Ruocco ha quindi declamato “Italia” di Ungaretti. Si è così chiusa la prima parte.

La seconda parte, dedicata all’Olocausto, è stata preceduta dall’intervento estemporaneo non programmato dell’ex magistrato Franco Cassata, studioso della Shoah, il quale conosceva Nedo Fiano ed ha raccontato episodi legati ad uno dei superstiti dei campi di concentramento.

Gli studenti del “Copernico” si sono esibiti in “La Vita è bella”e il chitarrista ha ricevuto un encomio particolare dall’On. Fiano, mentre Michela Di Dio ha ricordato Liliana Segre, leggendo un suo pensiero. Quindi la parola è passata al Comm. Leone Zingales, Giornalista e Scrittore, Divulgatore della Memoria, che, prima di intervenire, ha richiamato all’ordine gli studenti distratti. “Oggi questi momenti sono importantissimi, ho visitato più di 30 campi di concentramento!”

Gli alunni dell’ istituto professionale E. Ferrari hanno condiviso le loro riflessioni dal titolo ” Nel ricordo il riscatto per un mondo migliore “.

Per un attimo ha ripreso la parola il Cavaliere G. Ruocco che ha parlato della Conferenza sulla Pace alla quale avevano partecipato i rappresentanti delle tre religioni abramitiche.

Quindi è giunto il momento di Emanuele Fiano, figlio di Nedo, Direttore Scientifico della Fondazione Fossoli di Carpi (Mo), Scrittore e membro della Comunità Ebraica di Milano, che è stato accolto dal Coro dell’ITET “E. Fermi” preparato e diretto dal Maestro Sonny Foschino – anche lui amico personale della Di Dio e del sottoscritto – e dalle musiciste Sofia Privitera, Aida D’ Amico, Maria Rinaldi, Gioele Torre. Il coro si è esibito con il brano in lingua ebraica “Avadim Ainu” (Fummo schiavi. Ora siamo uomini liberi), cantato dagli ebrei durante la prigionia in Egitto e negli anni ad Auschwitz e menzionato da E. Fiano nel suo libro “Il profumo di mio padre”.

Il momento è stato toccante ed ha suscitato commozione nell’onorevole.

Successivamente la moderatrice ha letto un ricordo dell’On. Fiano scritto sui social il giorno del ricordo dell’anniversario della dipartita di papà Nedo. Prima di iniziare il suo lungo intervento l’illustre ospite ha ringraziato il Comune e la Prof.ssa Michela Di Dio che lo ha repertato. Il lungo e commovente intervento ha visto una partenza incisiva:  “Che cosa successe? Come mai successe? In precedenza v’erano state delle dittature: dopo la I Guerra Mondiale non vi furono gratificazioni e D’Annunzio fece un famoso comizio al Campidoglio: “Vittoria mozzata”. C’era grande rabbia verso chi li governava, si usavano termini militari quali “camerati”, “milizie”, “arditi”. Anche in Germania c’era molta frustrazione.

Emanuele Fiano ha proseguito il proprio racconto fra storia e ed emozioni anche private: “Era molto diffuso il fenomeno dell’innamoramento del dittatore, con le piazze adoranti, l’odio contro qualcuno: in quel caso gli ebrei. Coloro che fucilavano personalmente 500 persone al giorno erano poi anche capaci di amare al tempo stesso. Il 23 febbraio del 1944 fu arrestato Nedo Fiano, che fece il carcere a Firenze e a Fossoli in provincia di Carpi, il bisnonno Alfredo insegnò il tedesco a Nedo e fu proprio ciò che gli salvò la vita.

Quindi due alunne dell’ITET “E. Fermi”, Gaia Morabito ed Esmeralda Sottile, hanno contribuito all’evento declamando la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”. Le stesse sono state accompagnate da una ballerina professionista della scuola di ballo “Otto Tempi”. Questa bellissima mattinata si è conclusa con l’intervento del Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Avv. Pinuccio Calabrò e l’abbraccio fra quest’ultimo e la Prof.ssa Michela Di Dio, accompagnato da parole di stima reciproche, nel ricordare l’organizzazione di eventi passati.

La Prof.ssa Di Dio ha ringraziato l’Assessore alla Pubblica Istruzione per la fiducia riposta, gli illustri relatori, i colleghi delle scuole di Barcellona, gli studenti e soprattutto il Prof. Roberto Canale per il reportage fotografico.

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