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Barcellona P.G. Morte badante russa, indagato il deejey Michelangelo Corica

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Colpo di scena nelle indagini sulla morte a Barcellona Pozzo di Gotto di Raisa Kiseleva, 75 anni, badante di origine russa, ritrovata cadavere (e in avanzato stato di decomposizione) lo scorso 12 luglio fra gli inerti del torrente Longano.

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Si era pensato ad un incidente, una caduta per un malore ma qualcosa non quadrava: chi aveva raccontato questa tesi era il vicino di casa della donna, Michelangelo Corica, 60 anni, noto come deejey. Gli inquirenti, anche servendosi dei sistemi di videosorveglianza, hanno iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio volontario proprio il Corica, che attualmente è a piede libero, difeso dall’avvocato Giuseppe Ciminata del Foro di Barcellona.

Una svolta importante per la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera e con le indagini coordinate dalla sostituta Veronica De Toni, a questo punto potrebbe trattarsi dell’ennesimo caso di femminicidio, solo l’esame autoptico e altri esami specifici consentiranno di giungere ad una conclusione di questa ennesima vicenda di cronaca nera che ha  sconvolto e gettato tristezza nella città del Longano.

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