27 C
Milazzo

Bruxelles. Il piano “Rearm Europe” della Von der Leyen, le opposizioni italiane insorgono

Pubblicato il :

In cinque punti, l’Unione Europea punta ad aumentare gli investimenti nella difesa.

Presentato questa mattina dallla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen il piano “Rearm Europe”, un piano in 5 punti per aumentare la spesa europea sulla difesa.

- Advertisement -

“Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio, la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria”. Così la Von der Leyen, che aggiunge, “Viviamo in tempi molto pericolosi, non serve che descriva la grave natura delle minacce che affrontiamo, o le conseguenze devastanti che dovremo sopportare se quelle minacce si realizzassero”.
Quali sono i 5 punti previsti nel piano?
1 – Attivare la clausola nazionale di salvaguardia e cioè “consentire l’uso dei finanziamenti pubblici e della difesa a livello nazionale”.
2 – Nuovo strumento Ue, 150 miliardi di prestiti, che “fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli Stati membri per investimenti nella difesa”.
– 3: “Con Rearm Europe fondi per 800 miliardi’”, quindi “utilizzare il potere del bilancio dell’Ue per indirizzare più fondi verso investimenti legati alla difesa”
– 4 e 5: “Mobilitare capitale privato”, “Dobbiamo garantire che le nostre imprese e le nostre industrie abbiano il miglior accesso possibile al capitale e ai finanziamenti”, “per assicurarsi che i miliardi di risparmi degli europei vengano investiti nei mercati all’interno dell’Ue è “fondamentale completare l’Unione dei mercati dei capitali”.
La Presidente Von der Leyen prosegue dicendo, “Siamo in un’era di riarmo e l’Europa è pronta a fare quello che serve per difendersi”.

Ma a che titolo la Von der Leyen propone un piano, visto che l’eventuale riarmo è di competenza esclusiva di ogni governo nazionale?

Il piano presentato oggi non piace alle opposizioni italiane, che chiedono alla Presidente Meloni e al Ministro degli Esteri Tajani di riferire in Parlamento prima del Consiglio UE, per spiegare la linea del Governo. Dura la critica della segretaria del Pd, Elly Schlein, “strada inutile. Serve difesa comune, non riarmo, sono due cose molto diverse”. “Il piano Von der Leyen, a partire dal titolo, punta sul riarmo e non emerge un indirizzo politico chiaro verso la difesa comune”. “Così rischia di diventare il mero riarmo nazionale di 27 paesi e noi non ci stiamo”.
Anche il resto delle opposizioni critica aspramente questo piano.
Il Presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte attacca, “é furia bellicista”.
“Noi siamo per l’Europa di Next Generation, che ha portato in Italia 209 miliardi. Adesso invece abbiamo l’Europa di Von der Leyen che vuole investire 800 miliardi per il riarmo, questo significa 30 miliardi per l’Italia sottratti a sanità, istruzione, scuola, sottratti agli aiuti, al sostegno per famiglie e imprese che sono vessati, al caro bollette, al carovita”.
“E’ una furia bellicista – prosegue – che noi contrasteremo in ogni modo. Il blu dell’Europa si tinge di verde militare. Il 5 aprile a Roma, tutti insieme, per manifestare a favore dei cittadini e non dei signori della guerra”.
Anche Avs è contraria a questo piano e lo dichiara attraversi Marco Grimaldi, “Chiediamo al governo di uscire dal silenzio”. E quindi Benedetto Della Vedova di Più Europa: “Noi vogliamo che la premier venga a riferire. Lo fa per i consigli europei ordinari, molto meno rilevanti. Lo faccia a maggior ragione per questo consiglio europeo straordinario che ha una straordinaria importanza. Venga a spiegare quale è la posizione che intende portare”.
Fabrizio Benzoni, di Azione, osserva: “Forse la premier Meloni ha paura di confrontarsi con l’opposizione, ma anche con la sua maggioranza vista la posizione della Lega. Siamo pronti anche a bloccare i lavori pur di avere una risposta dalla presidente del Consiglio”.
Infine Maria Elena Boschi di Italia Viva: “Ci uniamo alla richiesta delle altre opposizioni, richiesta già avanzata all’ultima capigruppo e rinnovata con lettera il 1 marzo al presidente della Camera. Non abbiamo avuto risposte. Nelle prossime 48 ore questo Parlamento non può discutere alcun argomento più importante di quello del consiglio europeo di giovedì 6 marzo. Noi siamo pronti a convocarci, anche di notte”.
Di contro, il Ministro degli Esteri, leader di Forza Italia, Antonio Tajani plaude al piano. “Bene von der Leyen: finalmente si fanno concreti passi in avanti per costruire una indispensabile difesa europea. Era il grande sogno di De Gasperi e Berlusconi. Ora bisogna realizzarlo, senza indugi, nel modo migliore possibile per rendere più forte l’Europa nel contesto di una solida alleanza con gli Stati Uniti”.

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img