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Cresce l’influenza culturale di Antonio Catalfamo in Cina

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Sono ormai noti i legami di Antonio Catalfamo con il mondo accademico cinese. Egli è stato chiamato a tenere un corso di lezioni di Letteratura italiana alla Sichuan International Studies University, avente sede nella città di Chongqin (vedi foto), che conta circa 33.000.000 di abitanti ed è la città più popolosa del mondo, con strade e palazzi costruiti su diversi livelli e un treno che passa addirittura attraverso un condominio. Alcuni suoi studenti sono venuti a trovarlo a Barcellona Pozzo di Gotto (vedi foto) e si sono laureati con la prof.ssa Chen Ying con tesi su Dante Alighieri, Pavese e Fenoglio, Gianni Rodari (vedi foto), per la stesura delle quali sono stati da lui assistiti.

La più importante rivista cinese di critica letteraria (il titolo in italiano si può tradurre «Letteratura mondiale») ha pubblicato un suo ampio saggio intitolato «Cesare Pavese: realtà, mito e progresso». Ma l’influenza di Antonio Catalfamo cresce ogni giorno di più. I suoi studi pavesiani hanno lasciato un segno indelebile. La Prof.ssa Chen Ying (vedi foto), che dirige il Dipartimento di Italianistica della suddetta Università, che con lui ha collaborato assiduamente, si è tanto appassionata alle opere pavesiane da tradurre ora in cinese, per una delle più autorevoli case editrici, l’ultimo romanzo scritto da Pavese prima della tragica morte, nel 1950, «La luna e i falò» (vedi foto), e «La bella estate», opera con la quale lo scrittore vinse il Premio Strega.

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Prima che Antonio Catalfamo iniziasse a collaborare con il mondo accademico cinese, esistevano nel Paese solo le traduzioni di alcune poesie e di alcuni racconti brevi di Pavese, ora, in poco tempo, sono stati tradotti i due principali romanzi. L’influenza degli studi di Antonio Catalfamo, delle sue monografie, delle sue lezioni, del confronto con Chen Ying e con i suoi studenti  si è fatta sentire ed è destinata ad aumentare ulteriormente. Ne ha risentito positivamente Yang Deng, che è stato allievo di Catalfamo, ha successivamente ottenuto un Dottorato presso l’Università di Bologna, occupandosi delle traduzioni in Cina della «Divina Commedia». Tornato in patria, è stato chiamato a tenere una lezione, in vista dell’assegnazione di una cattedra universitaria. Ha scelto come tema «Dante contro Cavalcanti», prendendo spunto dall’omonimo libro di Antonio Catalfamo.

Ma vi è di più. La più prestigiosa rivista di poesia del Paese, «Rendition of International Poetry Quarterly», che ha un comitato editoriale formato da studiosi e accademici di grande rilievo operanti in tutti i continenti e che è diffusa in tutto il mondo, ha pubblicato, nel numero di agosto 2025, diverse poesie di Antonio Catalfamo in edizione biligue: italiana con testo a fronte in cinese. La traduzione è stata effettuata proprio da Yang Deng. Completa la crestomazia un profilo biobibliografico di Catalfamo e uno del traduttore, scritti in inglese per consentire che i lettori di tutto il mondo possano comprendere. Il numero in questione, abbastanza corposo, comprende traduzioni di molti e qualificati poeti provenienti da varie nazioni.

In occasione di questa autorevole pubblicazione, Antonio Catalfamo ha dichiarato: «Provo immensa gioia per la pubblicazione su questa importantissima rivista di diverse mie poesie tradotte da uno studioso attento e competente. Ulteriore soddisfazione è determinata in me dal fatto che questa crestomazia vede la luce in Cina, vale a dire in un Paese che si appresta a diventare la prima potenza economica a livello globale e che già lo è in molti settori. Tutto ciò è possibile perché al fondo c’è una cultura molto avanzata in tutti i campi, compreso quello letterario. È un grande onore per me partecipare attivamente al processo di rapida ascesa culturale della Cina che ha raggiunto già posizioni apicali».

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