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Forza Italia Barcellona: “Dissesto finanziario aumentato, Sindaco Calabrò si dimetta, subito al voto!”

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Stamattina alle 11:00 nella sala preconsiliare del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, il coordinamento e il gruppo consiliare di Forza Italia Barcellona P.G. ha incontrato la stampa per discutere e illustrare i motivi del dissesto finanziario e soprattutto del maxi “buco” di 6 milioni di euro che recentemente è stato riscontrato nelle casse comunali.

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Presenti i coordinatori cittadini, Domenico Crinó e Gianluca Sidoti, il capogruppo di FI in Consiglio Comunale, Tommaso Pino e la Consigliera di FI, Lidia Pirri.

Il primo ad intervenire è stato Gianluca Sidoti, che ha salutato e ringraziato i presenti dando la prima stoccata all’Amministrazione Comunale: “Questa presala consiliare la ricordavo diversamente, la vedo un po’ trasandata, sembra rispecchiare un po’ quello che è l’aspetto generale della nostra città”. Ringraziamenti anche per i Consiglieri Gianfranco Beninati, Carmelo Pino e Fabiana Bartolotta, assenti per motivi di lavoro ma che condividono la tematica trattata.

“Campanelli d’allarme appresi a mezzo stampa delle condizione economiche della nostra città, una situazione di emergenza – ha continuato Sidoti – con un’amministrazione che sembra un po’ distratta rispetto alle problematiche che affliggono la nostra comunità”, “rivendichiamo quella che è stata la nostra posizione – ha concluso Sidoti – che ha portato a farci escludere dall’Amministrazione attiva, un modo di fare politica che non ci apparteneva, non ci appartiene e non ci apparterrà”.

A seguire ecco l’altro coordinatore cittadino Domenico Crinó: “Il buco finanziario è aumentato, da quando è stato dichiarato il dissesto i debiti sono aumentati. Registriamo questo disagio e questa depressione economica nella città, gli operatori economici sono massacrati”. “Il dissesto si è tirato dietro – ha continuato Crinó – una serie di disservizi, legati al degrado urbano e a tutta una serie di condizioni per cui la città è diventata invivibile, come l’area cani del parco urbano, il degrado di Piazza Trento, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della Città essendo un polmone verde nel cuore della stessa e il degrado delle varie strade”.

Successivamente è intervenuto il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Tommaso Pino, il quale ha descritto dettagliatamente quelle che sarebbero, a parer suo, le cause e le iniziative che si potrebbero mettere in atto per riequilibrare i conti dell’Ente soffermandosi soprattutto sul project financing che potrebbe portare un po’ di ossigeno alle casse comunali.

“È opportuno partire con una premessa, specificando che gli argomenti trattati in questa sede, saranno esclusivamente di carattere politico amministrativo e verranno affrontati nel modo più obiettivo possibile, senza retro pensieri o pregiudizi”. “L’esigenza di convocare questa conferenza stampa nasce principalmente dall’aver appreso, qualche giorno fa, la notizia dell’esistenza di un nuovo buco di bilancio dell’ente, di circa 6 milioni di euro, accumulato negli anni compresi fra il 2023 e la prima trimestralità del 2025, ovvero nel periodo successivo alla dichiarazione di dissesto comunicata dall’amministrazione Calabrò”.

“Ma quello che ci ha definitivamente persuasi a indire questa conferenza stampa, è stata la tanto clamorosa quanto paradossale risposta del Sindaco Calabrò che, replicando ad un articolo pubblicato su un quotidiano locale che riportava la notizia, ha dichiarato che il disavanzo non era stato causato dalla sua amministrazione e che per la continuità amministrativa, avrebbe introdotto le misure correttive”.

A questo punto Pino ha incalzato il Sindaco Calabrò: “È molto abile a scrollarsi di dosso ogni responsabilità affermando che il buco di 6 milioni di euro generato negli anni 2023, 2024 e 2025, non sia attribuibile alla sua persona”. Ma è davanti agli occhi di tutti che as amministrare, “c’era lui con il suo gruppo di assessori, e il gruppo di riferimento dell’On. Galluzzo”.

“Intendiamo fare chiarezza – ha continuato Pino – sulle vere ragioni che hanno portato al dissesto: l’amministrazione Calabrò decise di deliberare un nuovo piano di riequilibrio finanziario pluriennale, spalmando i debiti in 15 anni, cercando di aumentare le entrate e diminuire le spese, attraverso 3 principali azioni e cioè l’incremento degli introiti derivanti dai tributi come IMU e TARI, la lotta all’evasione e la riduzione della fornitura di energia elettrica per il servizio di pubblica illuminazione.”

“Il nostro gruppo di Forza Italia, ai tempi facente parte della giunta, aveva illustrato al resto degli amministratori e al sindaco quali fossero le priorità da seguire, ma capì chiaramente che le scelte politiche del Sindaco e del gruppo di riferimento dell’On. Galluzzo erano ben altre. Abbiamo cercato di incidere sull’attività amministrativa dell’Ente, ma siamo stati sistematicamente ignorati dal Sindaco e dal resto dei suoi alleati, nonostante il nostro partito avesse intercettato una somma di 2 milioni di euro che avevano permesso, nell’anno 2022, di non dichiarare il dissesto dell’Ente”.

“Il Sindaco ascoltava il Sig. Galluzzo e gli assessori dell’epoca Benvegna e Calderone, che dettavano e dettano tutt’ora la linea politica da seguire, linea politica che noi non abbiamo mai accettato e che mai potremo accettare. Il Sindaco e i suoi alleati di fatto, decisero di aumentare i loro stipendi e quelli dei loro consiglieri, il nostro gruppo si oppose ferocemente a questa assurda iniziativa e da qui nacque la fine della nostra esperienza con l’attuale amministrazione, il Sindaco Calabrò, senza consultare Forza Italia, provvedeva a varare una nuova giunta, senza componenti di Forza Italia, totalmente a trazione Calabrò – Galluzzo”.

“Ritornando al dissesto: che cosa ha fatto l’amministrazione Calabrò – Galluzzo per attuare con successo le azioni previste nel piano di riequilibrio? La risposta è “nulla”. o quel poco che è stato fatto si è dimostrato fallimentare”.

“Partiamo dalla lotta all’evasione, il Calabrò impiegò più di un anno per fornire alla nuova ditta la banca dati, causando di fatto un blocco totale della lotta all’evasione con una perdita di incassi per milioni di euro”. “Per quanto riguarda la capacità di riscossione, anche coatta”, “l’ufficio tributi da anni” é “totalmente allo sbando”. “Anche in questo caso l’azione dell’amministrazione Calabrò è risultata totalmente inefficace”.

“Ma il fattore che ha portato il Comune al totale fallimento, e che continua a provocare buchi di bilancio per milioni di euro – continua Pino – con la totale indifferenza di questa a dir poco inadeguata amministrazione, è il costo esorbitante dell’energia elettrica, causato dalla mancata attuazione del progetto di finanza della pubblica illuminazione il cui iter era stato intrapreso e concluso, senza voler peccare di vanità, dal sottoscritto”.

Il progetto prevedeva i lavori di rifacimento di tutto l’impianto di illuminazione della città con la sostituzione dei pali ammalorati, l’installazione di nuovi pali, la sostituzione delle vecchie lampade con lampade a led tecnologicamente avanzate, sostituzione dei cavi e di tutti i quadri elettrici. Il progetto includeva anche il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria del nuovo impianto realizzato con un sistema di telecontrollo dei guasti. Ma l’aspetto di cruciale importanza era il fatto che questo progetto di finanza includeva il pagamento delle bollette dell’energia elettrica a carico della ditta e non del Comune con un conseguente risparmio sul costo dell’energia di svariati milioni di euro annui. Tutti questi lavori e servizi sarebbero stati totalmente a carico della ditta a fronte della corresponsione da parte del Comune di un canone annuo di circa 1.640.000 €”. La sottoscrizione del contratto risale al 17.12.2021, ovvero a 3 anni e 3 mesi fa! Da tale data nulla è stato fatto”, “nonostante quasi giornalmente il nostro gruppo, sotto mia sollecitazione, insistesse affinché si portasse avanti questo fondamentale progetto”.

Il Comune di Barcellona si trova “in regime di salvaguardia”, “paga il 30% in più rispetto al normale costo dell’energia elettrica, con conseguente analogo aumento della bollettazione”, “in media 4.500.000 euro l’anno”, “a fronte del 1.640.000 € che avrebbe pagato se fosse stato portato avanti il progetto di finanza”, “a conti fatti, avremmo avuto un risparmio annuo di 2.800.000 € per gli anni 2022 2023 2024 e 2025”.

“Oggi ci troviamo con un Comune in dissesto – conclude Tommaso Pino – causato dalla totale inerzia e mancanza di qualsivoglia visione e competenza da parte di Sindaco, assessori, e ci metterei pure dei consiglieri di maggioranza, che maggioranza più non lo è, che continuano imperterriti a tenere in vita questa inadeguata amministrazione”.

In chiusura ha preso la parola il Consigliere Comunale di Forza Italia, Lidia Pirri che ha tenuto a precisare come la Conferenza stampa sia stata concordata con tutti i Consiglieri del gruppo di Forza Italia, nonostante oggi alcuni fossero assenti ed ha affermato che tutto quello che è stato detto “è stato oggetto di interrogazioni al Sindaco”. La Consigliera ha poi analizzato nel dettaglio la situazione dei tributi: “Non sono stati inviati i dati alla ditta esterna perché abbiamo sistemi informatici obsoleti”. Si è quindi soffermata sull’evasione fiscale: “Questa amministrazione cosa ha messo in atto dopo il dissesto? Inutile mandare sempre ai cittadini bollette già pagate, perché l’Ente non è in condizione di sviluppare una banca dati, oppure non riuscire a mandare le bollette nei termini previsti, con tutti i disagi che causano ai cittadini. Dal punto di vista politico e amministrativo, l’incompetenza è totale, inutile che si cerca di addossare le responsabilità al gruppo di Forza Italia, si prenda le responsabilità. Forza Italia ha solo una colpa, di aver messo questo Sindaco, ci scusiamo con i cittadini, ma la responsabilità è personale del Sindaco, un professionista che giuridicamente dovrebbe essere un esperto.

“Ma si rende conto il Sindaco – ha concluso Lidia Pirri – che Barcellona è uno dei Comuni con le tasse più alte d’Italia? Forse anche più alte di Roma Capitale. L’unica proposta arrivata dall’Assessore al Bilancio (Pietro Maio) è quella della tassa di soggiorno, per recuperare, forse, circa 700 euro l’anno”.

La conferenza stampa si è chiusa con alcune domande poste da parte dei rappresentanti delle varie testate giornalistiche presenti e il Capogruppo Pino ha ribadito: “Si vada di nuovo a votare, perché c’è un disinteresse totale per la Città. Credo che vivano in un altro mondo”

Domanda ipotetica posta da un collega: se il Sindaco stasera si dimettesse, quale scenario si aprirebbe per Forza Italia e per Barcellona? “Noi siamo disposti – ha risposto Tommaso Pino – per il bene della città a dialogare con tutti, tranne con coloro che stanno sostenendo questa Amministrazione (sia consiglieri sia assessori in carica che hanno come riferimento l’On. Galluzzo). Siamo alleati di Fratelli d’Italia e con la Lega in tutta Italia, non abbiamo problemi a dialogare con nessuno”.

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