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Furto al ristorante PizzAut di Cassina de’ Pecchi

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“Hanno portato via la nostra serenità”

Nella notte tra il 4 e il 5 marzo 2025, il ristorante PizzAut di Cassina de’ Pecchi, noto per essere il primo in Italia interamente gestito da persone autistiche, è stato vittima di un furto. Un uomo incappucciato ha forzato la porta d’ingresso dopo aver scavalcato la recinzione e si è introdotto nel locale. Il bottino? Due computer portatili e 200 euro in contanti, compresi i soldi delle mance dei ragazzi. Ma il danno maggiore non è quello economico: il valore più grande che è stato portato via è la serenità dei lavoratori, come ha sottolineato con amarezza Nico Acampora, fondatore di PizzAut.

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“Il danno più grande non sono i soldi rubati, ma il senso di sicurezza che i ragazzi hanno perso. Ora sono spaventati”, ha dichiarato Acampora. Oltre alla somma sottratta, il danno più significativo è stato causato alla porta d’ingresso, un elemento fondamentale per l’accessibilità del locale. La porta automatica, progettata per facilitare il lavoro dei camerieri e permettere loro di spostarsi con agilità tra la cucina e la sala, è stata distrutta. La sua riparazione costerà tra i 6.000 e i 7.000 euro, una cifra ben superiore a quanto effettivamente sottratto dal ladro.

Il furto ha avuto anche un risvolto inaspettato: il ladro, passando tra i vetri rotti, si è ferito, lasciando tracce di sangue all’interno del locale. Nonostante lo choc per l’accaduto, i giovani lavoratori di PizzAut hanno dato una grande lezione di umanità. Mentre Acampora non ha potuto trattenere la rabbia di fronte a un gesto così vile, i ragazzi si sono invece preoccupati per la salute del ladro.

 “Io ho detto ‘Bastardi!’, loro invece si sono chiesti se il ladro stesse bene e speravano che le sue ferite non fossero gravi”, ha raccontato il fondatore del ristorante.

Una dimostrazione di sensibilità che ha colpito profondamente chiunque abbia ascoltato il racconto di Acampora.

L’episodio ha scatenato un’ondata di solidarietà. Molte persone hanno proposto di avviare una raccolta fondi per coprire i danni, ma Acampora ha declinato, chiedendo piuttosto un aiuto concreto: “Non voglio soldi, voglio che la gente venga a mangiare da noi. È così che possiamo tornare alla normalità.”

Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso il suo sostegno a PizzAut, condannando il gesto e definendolo “inqualificabile”.

Purtroppo, non è la prima volta che PizzAut subisce un furto. Nel 2019, prima ancora dell’apertura dei ristoranti, erano stati rubati circa 100 tra panettoni e pandori che l’associazione avrebbe dovuto vendere per finanziare le proprie attività. Un altro duro colpo, che però non aveva fermato la determinazione di Acampora e del suo team nel portare avanti il progetto.

PizzAut non è solo un ristorante, ma un modello di inclusione e autonomia per le persone autistiche. Il progetto ha dimostrato come il lavoro possa essere un mezzo di emancipazione per chi vive nello spettro autistico.

L’episodio di Cassina de’ Pecchi è una ferita aperta, ma non spegne la voglia di continuare. I ragazzi di PizzAut, dopo lo choc iniziale, hanno ripreso le loro attività con la stessa passione di sempre.

E forse è proprio questa la miglior risposta al furto: non fermarsi, continuare a lavorare e a credere in un sogno che nessun ladro potrà mai portare via.

 

 

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