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Ginostra, E’ CARMELO PARISI l’operaio 37enne TRAVOLTO DA UNA RUSPA: si indaga

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È del 37enne Carmelo Parisi, originario di Cefalù, il corpo senza vita dell’operaio morto nell’incidente sul lavoro sull’isola di Ginostra, piccola frazione di Stromboli. Residente per anni a Cerda e poi a Barcellona Pozzo di Gotto, il 37enne lascia la moglie e due figli di 10 e 7 anni.

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Dipendente dell’azienda impegnata negli interventi di messa in sicurezza di uno dei torrenti esondati durante l’alluvione dell’ottobre 2024, Parisi è rimasto schiacciato dall’escavatore cingolato che stava manovrando, ribaltatosi improvvisamente.

L’incidente è avvenuto lungo la scalinata a tornanti che collega il centro abitato allo scalo di Pertuso e al vicino pontile della Protezione civile. Secondo i primi rilievi, Parisi stava dirigendo il mezzo verso l’area portuale quando, probabilmente a causa di una manovra sbagliata e della scarsa visibilità dovuta all’oscurità, ha perso il controllo dell’escavatore, che è precipitato nel tornante sottostante rispetto a quello di transito.

Con lui si trovava un collega, rimasto solo lievemente contuso. Immediato l’intervento dei soccorsi: gli ormeggiatori presenti nell’area portuale e il medico della guardia medica locale, Paolo Russo, hanno tentato disperatamente di salvare l’uomo. Ogni tentativo, però, si è rivelato inutile e il trentasettenne è deceduto nel giro di pochi minuti, prima che potesse essere attivato l’elisoccorso. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Stromboli a bordo di una motovedetta, avviando gli accertamenti per chiarire l’esatta dinamica del drammatico incidente.

I militari dell’Arma hanno ascoltato il collega della vittima e alcune persone che hanno assistito alla terribile scena dal porto. L’escavatore è stato posto sotto sequestro, mentre la salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli adempimenti di legge: i carabinieri della Compagnia di Milazzo indagano sul caso.

Oltre che a Cerda e Barcellona Pozzo di Gotto, si piange per Carmelo anche a Stromboli dove aveva molti amici per aver lavorato per tanto tempo con la stessa ditta. «Siamo profondamente scossi – dice Rosa Oliva presidente della Pro Loco – e con il cuore spezzato per la tragica scomparsa del giovane lavoratore che ha perso la vita a Ginostra. Non ci sono parole capaci di lenire l’amarezza di fronte a una vita spezzata così presto. Fa male pensare ai suoi sacrifici, a quella quotidianità fatta di chilometri e distanze percorsi solo per amore della sua famiglia e per non far mancare nulla ai suoi figli. Sapere che non tornerà a casa da loro rende questa tragedia inaccettabile». «La Pro Loco Amo Stromboli APS – conclude – si stringe in un abbraccio silenzioso e commosso alla moglie, i suoi figli e la sua famiglia Piangiamo insieme a voi un padre, un giovane uomo e un lavoratore che meritava un destino diverso». Sull’ennesimo caso di morte bianca l’Anmil ( Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) di Messina ha preannunciato che sarà pronta come sempre, ad affiancare la famiglia e che si costituirà parte civile.

(Giovanni Luca Perrone)

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