Per segretario nazionale Franco De Simoni DC e la vice segretaria nazionale e portavoce Sabina Scaravaggi, le ultime vicende giudiziarie riguardanti l’ex presidente della Regione Siciliana Totó Cuffaro.
A seguito delle recenti notizie relative alla richiesta di arresto da parte della Procura della Repubblica di Palermo, retta da Maurizio De Lucia, nei confronti di Salvatore Cuffaro e del deputato regionale Carmelo Pace, la Democrazia Cristiana fa sapere che “intende ribadire con chiarezza la propria totale estraneità sia rispetto alle persone coinvolte, sia rispetto al movimento politico da esse rappresentato, denominato ‘Democrazia Cristiana Sicilia’.

Per gli esponenti democristiani, “tale soggetto politico – già oggetto di diffide e di sentenze definitive – non ha alcun legame con la Democrazia Cristiana, unica legittimata all’uso dello scudo crociato originale, come stabilito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 25999/10), che hanno riconosciuto la titolarità esclusiva del simbolo e della continuità giuridica nella struttura guidata dal Segretario Nazionale Franco De Simoni”.
La Democrazia Cristiana conferma dunque la propria autonomia, legittimità e continuità storica, invitando gli organi di informazione e l’opinione pubblica a non confondere due realtà profondamente diverse, dal momento che – viene specificato – il partito di cui Cuffaro è commissario regionale e Pace capogruppo all’Ars non ha alcuna relazione con la Democrazia Cristiana di don Luigi Sturzo.



