Alle 11.00 convocata una conferenza stampa al Palazzo di Giustizia.
È stato fermato nelle prime ore del mattino il giovane presunto aggressore della povera Sara Campanella, poi morta al Policlinico di Messina a seguito dei terribili fendenti ricevuti proprio di fronte lo stadio “Giovanni Celeste”. Si tratterebbe dell’ex ragazzo che con molta probabilità non aveva accettato la fine del rapporto con la ventiduenne, pare fosse un collega. I particolari e probabilmente il nome del giovane verrà comunicato nel corso della conferenza stampa delle 11.00 al Palazzo di Giustizia di Messina.

Già dalla serata di ieri è stata caccia all’assassino le Forze dell’Ordine si sarebbero recate in un appartamento di Via Tommaso Cannizzaro in pieno centro non trovando però il giovane (si era sparsa l’erronea notizia che fosse stato già fermato). Ed intorno alle 22.00 è arrivata all’obitorio del Policlinico la mamma di Sara, Maria Concetta Zaccaria, una insegnante di scuola primaria di Misilmeri, un momento straziante. La donna, poco prima di vedere il corpo martoriato della figlia, ha gridato: “Non è vero, non può essere”. Il papà Alessandro, autotrasportatore, sta raggiungendo in queste ore la Sicilia.
Intanto in una Messina balzata improvvisamente agli onori della cronaca nazionale giungono i messaggi di cordoglio delle massime istituzioni cittadine, in particolare dal Sindaco e dalla Rettrice, insieme a quelle del primo cittadino di Misilmeri, in provincia di Palermo, luogo di origine di Sara in cui vive la sua famiglia.
“Sono senza parole. Oggi Messina è stata scossa da una tragedia immensa: una giovane vita, quella di Sara Campanella, è stata spezzata in modo brutale. La violenza di questo gesto ci lascia increduli e profondamente addolorati. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai familiari e agli amici di Sara. In questo momento di dolore insopportabile, sappiate che la città di Messina è con voi.” le parole di Federico Basile.
Da parte sua la Rettrice dell’Università degli Studi di Messina Dott.ssa Giovanna Spatari così scrive: “Condanniamo con tutta la forza questo atto di violenza e confidiamo che la giustizia possa fare il suo corso. Sara Campanella, nostra studentessa del CdL in Tecniche di Laboratorio Biomedico…un’altra giovane donna, un’altra vita interrotta. La rettrice, Giovanna Spatari, e tutta la comunità accademica esprimono grande dolore e sconcerto. Verranno sospese le attività didattiche del corso di studio triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico, dove Sara era iscritta al 3 anno. «Sara – prosegue la Rettrice – era una studentessa brillante e piena di promesse, coinvolta nel suo percorso di formazione, benvoluta da tutti e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. Proprio cinque anni fa piangevamo per l’omicidio di Lorena Quaranta. L’Università di Messina ha moltiplicato gli sforzi per diffondere la cultura del rispetto, per contribuire a fermare la piaga dei femminicidi, per supportare le proprie studentesse e i propri studenti. Oggi non possiamo fare altro che impegnarci nel continuare quegli sforzi contro ogni forma di violenza e perché Sara venga adeguatamente ricordata».
E arrivano anche le parole di Rosario Rizzolo, Sindaco di Misilmeri, centro alle porte di Palermo e ĺuogo di origine di Sara e della famiglia Campanella: “Abbiamo atteso prima di scrivere perché siamo increduli ed attoniti. Qualche ora fa è stata diffusa dagli organi di stampa la notizia che la nostra giovane concittadina Sara Campanella è stata uccisa a Messina dove studiava al Corso di Studio triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico. Sara aveva solo 22 anni, era una giovane brillante, studiosa, determinata e solare, morta a causa di femminicidio. Un gesto violento e brutale l’ha portata via. Le Forze dell’Ordine non hanno ancora rintracciato l’omicida. L’intera cittadina è sconvolta, non ci sono parole e vogliamo far sentire tutto il nostro affetto e sostegno alla famiglia di Sara, alla sua mamma – insegnante per tanti anni della Scuola Traina plesso Portella di Mare e da quest’anno dell’ICS Guastella Landolina. Siamo comunità e non faremo mancare la nostra vicinanza alla famiglia di Sara, ai suoi amici, a quanti le vogliono bene e stanno soffrendo per un dolore lacerante ed insopportabile. Misilmeri ed i Misilmeresi condannano questo vile gesto, questa atroce violenza nei confronti di una giovane donna e confermando la totale fiducia nelle Forze dell’Ordine, siamo certi che presto consegneranno l’omicida alla giustizia. Mai si vorrebbero dare notizie di questo tipo perché fatti così non dovrebbero mai accadere, mai. Non ci fermeremo e continueremo a lottare anche per Sara, basta basta basta violenza basta basta basta violenza contro le donne!”.
