In un’unica giornata, uguale in tutta italia, il 4 Aprile, a partire dal pomeriggio, si darà vita alla manifestazione “La Notte Nazionale Del Liceo Classico” nell’Aula Magna del Liceo Classico G.B.Impallomeni di Milazzo, in Via Cap.Spoto 3 , dove assisteremo ad una corposa e spettacolare alternanza d’arte a 360 gradi, l’arte moderna che attinge all’ Τέχνη greca ed all’ Ars latina.

Un appuntamento, questo, giunto alla sua XI edizione ed al quale immancabilmente, i Licei Classici di tutta Italia aderiscono. L’evento, nato da un’idea del prof. Rocco Schembra del liceo capofila “Gulli e Pennisi” di Acireale, ha come finalità la promozione della cultura classica nonché la valorizzazione del curricolo del Liceo Classico in tutta la sua complessità e versatilità.
Il tema di questa XI edizione è Il Mediterraneo: mare in mezzo alle terre, terre in mezzo al mare, ma ogni liceo ne ha dato poi una sua personale interpretazione. Nello specifico il liceo classico “Giovan Battista Impallomeni” di Milazzo ha puntato sul tema del Viaggio: –Itaca e oltre: il senso del viaggio– declinandolo in tutte le sue accezioni, quali la scoperta delle proprie radici, ma anche il concetto di Nòstos-il viaggio di ritorno, quello spezzato di Filottete e Diomede, fino ad attualizzarlo col viaggio di ritorno dei reduci della grande guerra.
Pieces teatrali quali: Gli Argonauti in Colchide (viaggio di avventura e conquista) e Le Supplici (la fuga e il diritto all’asilo) si alterneranno a letture e laboratori sulla Roma Imperiale, abilmente ricostruita in piccolo, dagli stessi ragazzi. Passeggeremo fra le terme e l’anfiteatro romano, per partecipare anche ad un vera cena kitsch (Satyricon di Petronio) e rimanere nel frattempo ammaliati dall’arte di predire il futuro con Il De Divinatione di Marco Tullio Cicerone.
<<E’ un lavoro in cui ci sentiamo tutti veramente chiamati in causa ed i ragazzi lo sentono molto loro questo evento>>, mi raccontano in un’intervista le referenti del progetto: le professoresse di greco e latino Concetta Pascon e Gina Campagna, che assieme al professore di storia dell’arte Dominique Vincent Trifiro’, hanno supportato e appassionato i ragazzi di tutto il quinquennio, a questo affascinante progetto. Il tutto fortemente voluto e supervisionato dalla Dirigente Scolastica la Professoressa Francesca Currò, sempre molto attenta a questo tipo di eventi, ed in particolare propensa a sostenere ogni anno in questa circostanza il progetto in questione, tanto da concederne lo scorso novembre, la replica tenutasi ad aprile 2024 dell’edizione precedente.
Pertanto lasciamoci affascinare dalla forza evocativa dei classici antichi, che ancora oggi ispirano noi uomini della civiltà moderna; persino le canzoni attuali (una chicca che scopriremo partecipando all’evento) Confrontandoci col loro mondo interpretativo, scopriremo che questi talentuosi ragazzi sono e resteranno i depositari del sapere umanistico, di quel pensiero critico a cui ci “allena” lo studio sui greci e i latini, che ci consente di saper discernere, ragionare, pensare in modo autonomo.
Il sapere classico che avanza ed appassiona quanto la matematica e l’informatica perchè tèchne in greco, richiama all’ars latina (arte/il talento), la creativià della mente umana, senza la quale ogni macchina o intelligenza artificiale che sia, non avrebbero vita.
“Quelli che si innamorano della pratica senza scientia sono come nocchieri che entrano in naviglio senza timone o bussola.” (L.Da Vinci).
(Lucilla Anzalone)
