Siamo arrivati alla 15ª edizione del Premio di Poesia Circolare e come sempre è un successo, molti gli iscritti da ogni parte d’Italia. È il 3 agosto e siamo in piena estate. La location è quella del giardino del Museo Epicentro di Gala, antico borgo di Barcellona Pozzo di Gotto. Il fondatore di questo luogo di cultura è Nino Abate, che insieme alla moglie Salva Mostaccio lo anima facendo conoscere la propria Arte.

La giuria del Premio Circolare è così composta: Patrizia Zangla (scrittrice e saggista) Presidente, Alfredo Anselmo (giornalista), Valentina Certo (storica dell’arte), Andrea Cristelli (architetto), Salva Mostaccio (poetessa), che hanno selezionato dodici finalisti.
Il podio vede al primo posto Monia Pin (Treviso), al secondo Felice Mancuso (Barcellona PG), al terzo posto Antonino Nastasi (Taranto). Il premio della critica va a Salvatore Gazzarra (Messina), mentre il premio “Milena Milani” se lo aggiudica Maria Concetta Borgese (Palermo). Inoltre sono state assegnate anche menzioni d’onore a: Teresa Vario (Patti), Pietro Vizzini (Capaci), Filippo Scolareci (Spadafora), Francesca Patitucci (Salerno), Lorenzo Landini (Massa Carrara), Cinzia Di Salvo (Messina), Patrizia Donato (Barcellona PG).
L’evento ha avuto inizio con la proiezione di un video curato da Gianluca Abbate, che ha montato vari spezzoni delle scorse edizioni del Premio compresa “La danza dello sciamano” performace di Nino Abbate, è stata presentata l’istallazione “Il sole nero dentro di noi” realizzata dagli artisti Nino Abbate e Salva Mostaccio. Inoltre quest’ultima ha letto un brano in difesa degli animali, per richiamare l’attenzione sulle violenze da loro subite. Invece la scrittrice Patrizia Zangla ha portato avanti una interessante riflessione sul significato e le modalità della lettura. Presente come esponente politico Melangela Scolaro in qualità di poetessa, la quale ha sottolineato l’importanza del Museo Epicentro – composto da 200 mattonelle della misura di 30 x 30 cm, realizzate da artisti anche deceduti – nella vita culturale della città. Alla fine applausi per tutti e le foto di rito.
(Loredana Aimi)
