23.3 C
Milazzo

Novara di Sicilia, RIAPRE LA CRIPTA RESTAURATA, nuova vita al “Pantheon” dei Prelati Ottocenteschi. Piombino-Mascali: “DIGNITÀ AI CORPI E AL LUOGO SACRO”

Pubblicato il :

Novara di Sicilia si prepara all’inaugurazione della cripta restaurata della Chiesa Madre del borgo, insieme alle mummie degli antichi prelati che custodisce: sarà riaperta al pubblico il prossimo 31 ottobre.

​Dopo anni di impegno collettivo e un complesso intervento di restauro, la comunità vedrà risorgere un pezzo fondamentale della propria storia.

- Advertisement -

​A dirigere la delicata missione scientifica è stato l’antropologo di fama internazionale Dario Piombino-Mascali, docente all’Università di Vilnius e ispettore onorario del patrimonio mummificato della Sicilia. Insieme a lui, il team composto dal restauratore Jens Klocke e dagli antropologi Enikő Szvák e Arturo Giacobbe, ha lavorato con l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Messina.

​L’operazione ha coinvolto 6 mummie e uno scheletro – tutti prelati ottocenteschi vestiti secondo le usanze del tempo – e si è concentrata sul riposizionamento anatomico dei resti e sul consolidamento degli elementi, il tutto attraverso rigorose tecniche non invasive che preservano l’assetto originario dei corpi.

​”Non è stato un lavoro facile,” ha commentato Piombino-Mascali, “abbiamo risarcito gli abiti d’epoca, pulito e bonificato la cripta. Siamo felici di avere restituito dignità sia al luogo che ai corpi, nel rispetto completo dei principi etici.”

​Il progetto ha radici lontane, nate nel 2008 dopo un documentario di National Geographic sulle mummie di Sicilia. L’idea di un restauro necessario per una “conservazione decorosa” è partita proprio dalla base.​ “È partito tutto dal basso, dalla comunità,” racconta Salvatore Bartolotta, tra gli animatori del progetto. Attraverso una raccolta fondi civica e il contributo dell’Arcipretura, sono stati raccolti circa 11mila euro che hanno reso possibile il restauro. “A me sembra un sogno, non ci credevo più,” ammette emozionato Bartolotta.

​La riapertura cade significativamente alla vigilia della Commemorazione dei Defunti. “Abbiamo raccolto i fondi a lungo, aspettiamo di rivedere finalmente la nostra cripta e i nostri prelati,” ha commentato con gioia padre Udeckukwu Anthony Emeka, arciprete di Novara di Sicilia.

​Un successo non solo scientifico, ma soprattutto comunitario, che riporta alla luce un tesoro storico-antropologico unico nel cuore del Messinese.

Dario Piombino-Mascali

Dopo aver collaborato con l’Istituto per lo studio delle mummie di Bolzano, fondato per monitorare il celebre Uomo del Similaun, l’antropologo Dario Piombino-Mascali è diventato ricercatore in biologia umana all’Università baltica di Vilnius, e ha insegnato e condotto indagini in numerosi altri atenei europei. Docente di paleoantropologia all’Università del Salento, ha studiato resti umani curati nei Musei vaticani, nel Museo nazionale delle Filippine, o appartenenti alla Collezione anatomica “Paolo Gorini” e all’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina. Ha inoltre investigato le reliquie di vari santi e beati, come Antonio Franco (Napoli), Antonio Patrizi (Siena), Maria Maddalena de’ Pazzi (Firenze) e Giuseppe Benedetto Dusmet (Catania), e cura la conservazione scientifica delle mummie siciliane. Tra i suoi saggi, Il maestro del sonno eterno (2009), Le Catacombe dei Cappuccini (2018) e Lo spazio di un mattino (2020).

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img