Il museo ospiterà un’esposizione sperimentale, invitando i visitatori a seguire la genesi dell’opera

Il 5 ottobre 2025, la Galleria d’Arte Moderna di Catania ospiterà la bipersonale “Physis e Gnosis”, un affascinante dialogo tra pittura e scultura. La mostra offrirà ai visitatori un’esperienza unica, arricchita da un percorso immersivo che permetterà di assistere anche alla creazione dell’opera d’arte. Questo evento esclusivo avrà come protagonisti due importanti nomi: il pittore siciliano di fama mondiale Daniele Bongiovanni, che dopo anni torna a esporre nei musei siciliani, dopo le sue ultime esposizioni al Museo RISO e al Palazzo Sant’Elia di Palermo. Insieme a lui, la scultrice lombarda Elena Mutinelli, anch’essa di grande fama, nota anche per le sue sculture monumentali, tra cui quella presente a Chiaramonte Gulfi (RG).
Il titolo del progetto, radicato nella filosofia antica, rivela fin da subito la volontà dei due autori. “Physis”, ciò che cresce e si manifesta nel mondo sensibile, si congiungerà a “Gnosis”, la dimensione interiore che oltrepassa il visibile. In questo incontro, corpo e spirito diventeranno metafora e guida di una genesi complessa ma intuitiva. L’evento non sarà statico: si trasformerà in una sorta di laboratorio condiviso, un’analisi continua sulla percezione e sul senso stesso dell’ideare.
“Physis e Gnosis”, inserita nel programma del Catania Summer Fest 2025, nota rassegna promossa dal Comune di Catania, si distinguerà per l’approccio innovativo. L’installazione, sia essa una scultura dipinta o un dipinto scolpito, nascerà direttamente all’interno del museo, comunicando con lo spazio e le sue caratteristiche. In un gesto di piena trasparenza, si assisterà, in tempo reale, al progredire degli interventi e si potranno cogliere tensioni e scelte materiche e cromatiche. L’istituzione diventerà così un luogo vivo, un palcoscenico mutevole in cui idea e gesto prenderanno corpo.
Gli artisti dichiarano: “Non cerchiamo l’effimero, ma l’essenza dell’opera e del luogo destinato ad accoglierla”. Bongiovanni e Mutinelli si allontaneranno dalla logica della spettacolarizzazione, che spesso riduce le esperienze a prodotti consumabili in modo rapido e superficiale. “Physis e Gnosis” si opporrà a questa frenesia, restituendo sacralità al lavoro e al tempo impiegato. L’esposizione-performance diventerà quindi un ponderato atto di resistenza. Il percorso ideato da Bongiovanni e Mutinelli dissolverà la dicotomia tra ciò che l’occhio vede e ciò che la mente percepisce. La pittura liquida ed eterea si intreccerà con la scultura, fisica ma al tempo stesso trascendentale.
Non si tratterà semplicemente di accostare due linguaggi differenti, ma di farli dialogare in modo naturale: l’una penetrerà nell’altra e viceversa, sfumando i confini tra le discipline in un lasciarsi andare tra meditazione e azione. L’opera finale entrerà a far parte della collezione permanente della GAM, creando un legame duraturo con la città. Il progetto non si esaurirà con la chiusura dell’evento, ma segnerà l’inizio di un percorso: ogni fase contribuirà a costruire un racconto capace di mettere in discussione le convenzioni e gli stilemi. In un’epoca di ritmi concitati e di continua ricerca di novità transitorie, i due artisti proporranno a Catania una riflessione che andrà oltre la superficie. “Physis e Gnosis” sarà, in definitiva, un ritorno alla verità del fare nella direzione comune dell’operare verso una prospettiva autentica dell’arte nella contemporaneità.
