Una storia di violenza domestica che dura da oltre un decennio arriva dal comprensorio di Terme Vigliatore. Nella mattinata di domenica scorsa, i carabinieri della locale stazione hanno posto fine a questa sequenza incontrollata di liti violente e danneggiamenti, arrestando un giovane originario di uno dei paesi del comprensorio, accusato di gravi maltrattamenti in famiglia ai danni dei genitori. Anche i familiari della ragazza che frequentava si sarebbero accorti dell’irruenza del ragazzo che avrebbe persino maltrattato la giovane.
Il ragazzo, difeso dall’avvocato Rocco Bruzzese, è stato rinchiuso, su disposizione del pm Luca Gorgone, nella casa circondariale Madia di Barcellona.
Ieri l’udienza di convalida dell’arresto da parte del gip Giuseppe Caristia, il quale si è riservato sull’applicazione della misura cautelare. A richiedere l’intervento dei militari dell’Arma, che dai primi giorni di ottobre hanno ricevuto diverse denunce dei genitori terrorizzati, difesi dal legale Giuseppe Chiofalo, l’atteggiamento aggressivo del giovane in
quanto parrebbe alterato dall’uso di sostanze stupefacenti.
L’ultimo episodio si sarebbe verificato la mattina di domenica scorsa, quando il ragazzo, nonostante fosse stato invitato più volte a lasciare l’abitazione diventata un inferno domestico, sarebbe rientrato in casa e avrebbe aggredito dapprima verbalmente la madre con insulti e minacce. La donna, spaventata, si sarebbe rifugiata all’interno di una stanza , temendo per la propria incolumità. Poco dopo, il marito, allertato dalla consorte, sarebbe rientrato e avrebbe constatato i segni inequivocabili dell’aggressione: la donna riferiva di essere stata dapprima spintonata, strattonata e di aver subito la rottura degli occhiali da vista e lo strappo di una ciocca di capelli. Un figlio ribelle che rappresentava una minaccia costante con l’arresto motivato dal consistente rischio di reiterazione dei reati.
(Giovanni Luca Perrone)
