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REPARTI “SCOPERTI” e posti letto “tagliati” tra  Barcellona e Milazzo: OSPEDALI IN TILT

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Il presidio ospedaliero di Barcellona evidenzia criticità anche nei ricoveri ospedalieri per mancanza di sufficienti posti letto. Accade anche che i pazienti del Pronto soccorso – per la carenza di posti letto, in prevalenza in medicina – restano nell’area Obi, l’osservazione breve intensiva, che in realtà non è attiva in quanto mancano i necessari infermieri. Allo stato attuale a prendersi cura degli stessi pazienti in attesa di posti letto nei diversi reparti sono i medici di turno del Pronto soccorso. A creare l’ulteriore criticità è stato il trasferimento della Medicina dal Fogliani Milazzo al Cutroni Zodda di Barcellona. Anche se i vertici aziendali continuano ad affermare che le due medicine sono da considerare due distinte unità operative, alla prova dei fatti non appare ciò. I locali e posti letto sono comuni e vi è un solo responsabile, anche se sostituto. Quanto ai posti letto sono così suddivisi: 12 per Milazzo e 8 per Barcellona. In aggiunta sono stati accorpati 2 posti letto della Pneumologia. Nonostante la censura dei vertici aziendali, inoltre, l’ospedale di Barcellona continua a presentare gravi carenze sotto il profilo dell’assistenza cardiologica per la continua scopertura dei turni poiché per motivi vari mancano i cardiologi in reparto dirottando ogni prestazione al Fogliani di Milazzo.

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Inoltre, si registrano nodi nell’organizzazione di alcuni turni di guardia attiva nell’Unità operativa di Radiologia del Cutroni Zodda in quanto sono assenti due radiologi. Difficoltà altresì per il laboratorio di analisi del presidio di Milazzo, che- funziona in forma ridotta solo per gli esami di Pronto soccorso, mentre per gli esami richiesti daireparti, tuttelerichieste vengono trasferite a Barcellona. Disagi si registrano per il Pronto soccorso e ciò per la costante carenza di posti letto, sia a Barcellona che a Milazzo. Infine, proble-milogistici si registrano quando bisogna trasferire un malato, che necessiti di assistenza medica dal Pronto soccorso di Barcellona ad altro presidio in quanto non esiste alcun protocollo.

(Giovanni Luca Perrone)

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