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Trump vs Zelensky: vuoi la terza guerra mondiale?

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Incontro scontro tra il Presidente USA, Donald Trump e l’omologo ucraino, Vladimir Zelensky.

Se le sono date di santa ragione, ovvero Trump le ha date a Zelensky mandandolo a casa con un cerino in mano e qualche livido. Davanti ai giornalisti, durante l’incontro nello Studio Ovale della Casa Bianca era presente anche il vice Presidente USA, J. D. Vance, i toni sono stati molto aspri, arrivando anche ad alzare la voce. Il tycoon ha rimproverato Zelensky di non essere grato per quello che gli americani avevano fatto e stavano facendo per il popolo ucraino e di cambiare atteggiamento perché “non hai le carte in mano”, invece Vance lo ha additato di essere “irrispettoso” ad attaccare l’amministrazione che sta cercando di impedire la distruzione del suo paese.

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L’ Ucraina non ha la forza di resistere ed è a corto di soldati, ma dal canto suo, Zelensky risponde a tono: “Non sono venuto per giocare a carte” riferendosi all’accordo sulle terre rare e li ha invitati ad andare sul terreno per vedere personalmente la situazione. La furia del tycoon non si placa, “o fai un accordo o noi siamo fuori! Senza le armi degli Stati Uniti avresti perso la guerra in due settimane”, ha rincarato la dose il tycoon, che in un altro passaggio ha insultato Zelensky dicendo “non è tanto intelligente”. Lo scontro è andato avanti per circa 20 minuti, fino a quando Trump ha accusato il leader ucraino di giocare con le vite di milioni di persone, con la possibilità della Terza guerra mondiale. “L’Ucraina dovrà fare compromessi con la Russia per arrivare a una tregua”. Deciso e inaspettato il no di Zelensky, “Putin è un killer non voglio compromessi”.

Quindi cosa vorrebbe in realtà Zelensky?

L’Europa che ruolo vuole giocare in questa partita? È in grado di parlare con una sola voce? Credo di no, ma potremmo essere stupiti con effetti speciali. Intanto come effetto, lo scontro alla Casa Bianca ha alimentato le polemiche di casa nostra.

Nella serata di ieri interviene il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno. È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”.

Nella maggioranza le posizioni sono diverse, Salvini dichiara: “Obiettivo pace, basta con questa guerra. Forza Trump”.

Più moderato Tajani (FI): “Serve prudenza, é un momento di grande tensione, per questo bisogna tenere i nervi saldi, reagire con grande calma e vedere quale sarà l’evoluzione dopo questo colloquio, che certamente non è andato bene”.

Invece per l’opposizione, tanto per cambiare, la colpevole è Meloni alla quale si chiede, con voce unanime, di riferire in Parlamento. La segretaria del Pd Elly Schlein, afferma: “Il governo italiano esprima solidarietà e sostegno al popolo ucraino e al suo presidente. Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici o con la democrazia e l’Europa”.

Il Presidente del M5s, Giuseppe Conte invece: “Andava assolutamente evitato lo scontro, occorreva un’Europa forte e in prima linea per i negoziati di pace e non un’Europa subalterna a Washington che ha inseguito in questi anni la folle strategia dell’escalation militare e delle armi a oltranza, con un’aggravante per il nostro Paese: di Meloni si sono perse proprio le tracce”.

Ma state tranquilli, Calenda (Azione) ha la ricetta giusta per sistemare tutto: “Bulli che aggrediscono nello studio ovale, davanti alla stampa, un leader coraggioso che guida un popolo che difende la sua libertà dall’agressione di un dittatore assassino”. “Chiedo a tutti i leader delle le forze che hanno sostenuto l’Ucraina di organizzare una manifestazione di solidarietà a Zelensky e per un risveglio dell’Europa”. E la Russia intanto ride!

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